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NEW JERSEY - De Rossi: "I nuovi centrocampisti hanno grande talento. Futuro? Ne parleremo più avanti, ora penso a fare una grande stagione"

di Simone Ducci

Daniele De Rossi ha parlato ai microfoni della TV ufficiale del club alla vigilia del match contro il Real Madrid.

Come è andata la tournée?
"Per me è positiva. Noto un grande miglioramento, soprattutto nelle strutture. Ora siamo a un livello alto di organizzazione. La fatica è la solita, il fuso orario pure. Non vediamo l'ora di tornare in Italia per giocare il campionato".

A centrocampo sono arrivati in tanti. Che idea ti sei fatto?
"Sono arrivati giocatori con grandi qualità e di grande talento. Ognuno ha le sue caratteristiche e tutti si stanno inserendo con i propri ritmi. Possono esserci quei problemi che si hanno quando si arriva in una squadra nuova: alcuni possono avere piccole difficoltà di ritmo, altri possono avere difficoltà nel capire gli schemi. Alcuni come Coric possono avere difficoltà al livello tattico. Alcuni, come Cristante, Coric e Pastore, sono pieni di talento".

Il mix di giovani e vecchi è positivo per il campionato?
"Non credo che siano arrivati tantissimi giovani rispetto alle altre squadre. La squadra è equilibrata. L'importante è che i giovani siano forti e i meno giovani siano in forma. Questo lo deve gestire società. Oggi l'età conta sempre di meno nel calcio. Certo, dipende quanto i ragazzi siano giovani. I giovani di 16/18 anni hanno bisogno di adattamento. Non mi sembra, però, che siamo una squadra più giovane rispetto alle altre".

Segui le indiscrezioni di mercato?
"Io leggo pochissimo siti e giornali. Un minimo di notizie mi arrivano. La cosa giusta è che valuti i compagni e che faccia delle valutazioni. Quello che è giusto è che ora io devo parlare dei compagni che sono qui. Ho Gonalons con me, grandissimo giocatore e amato dallo spogliatoio, che ha faticato all'inizio ma poi è cresicuto. Lui è un ottimo giocatore da avere accanto. Al resto ci pensano la società, il mister e il DS".

Sarà la tua ultima stagione con la Roma? Quali sono i tuoi pensieri?
"Io mi sono sentito un calciatore forte fino allo scorso anno e anche fino a questa mattina. Non mi piace decidere un anno prima. Monchi e la società mi hanno fatto sentire la vicinanza. Il DS mi ha parlato a fine campionato. Il club ci tiene a me da un punto di vista umano. Io ho già risposto a questa domanda. Facciamo una grande stagione e vediamo. Non sono alla ricerca di altri anni di contratto, ho guadagnato tanto. Mi piacerebbe vincere qualcosa di importante con questa maglia e fare una grande stagione. Sono terrorizzato solo al pensiero di dovermi trascinarmi in campo. Vorrò dire basta io e non farmelo dire dal calcio. Se non sarò più integro non andrò a rubare i soldi altrove. Se dovessi andare via sarà per fare un'altra esperienza affascinante, e l'ho sempre detto, prima su tutti in questo paese. Quando si ha voglia di stare qui la fretta non c'è. C'è un anno davanti. Ne riparleremo più avanti".

Un giudizio sul ruolo di Pastore?
"Non voglio entrare nel merito su dove debba giocare. I giocatori con qualità come lui, e sono pochi, possono giocare in tutti i ruoli. Sono giocatori intelligenti: lui ha giocato trequartista e un po' più dietro. Potrebbe essere un esterno o un trequartista eccezionale. Sarà il mister a trovare un ruolo adatto a lui. Questi giocatori così forti e intelligenti mi preoccupano poco".

 


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Giovedì 21 novembre