Caudo: "Ancora bugie sul progetto di Tor di Valle"
Fonte: Facebook
Attraverso il suo profilo Facebook, l'ex assessore all'urbanistica Giovanni Caudo ha parlato dello Stadio della Roma.
Ancora bugie sul Progetto di Tor Di Valle
Nell’intervista trasmessa oggi su Radio Radicale Paolo Berdini accusa l’amministrazione di Roma Capitale di non aver svolto una efficace regia pubblica perché il progetto comporta un miliardo di euro di mancato incasso. Soldi che potrebbero invece essere spesi per chiudere le buche di Roma, per risanare le periferie e non so quante altre cose…
Rispetto le posizioni di tutti e accetto le critiche argomentate e fondate. Ma le bugie no!
Non c’è nessun miliardo di mancato incasso di oneri per il Comune, semmai il contrario.
L’area di Tor di Valle è da Prg del 2008 già edificabile (altro che agro romano e deserto urbano) per 354 mila metri cubi che ii privato può realizzare subito e senza alcun obbligo di contribuire alla realizzazione di infrastrutture.
La giunta Marino ha invece condizionato il sì al progetto dello Stadio alla realizzazione di opere pubbliche extra (quindi oltre quelle previste dagli standard di legge) per circa 200 milioni di euro equivalenti ai costi delle 6 opere infrastrutturali che consolidano il pubblico interesse: svincolo con l’autostrada per Fiumicino, collegamento stradale con la via Ostiense via del mare, riunificazione Ostiense-via del Mare, prolungamento della Metro B a Tor di Valle, ponte pedonale di collegamento con la stazione FL1 di Magliana, e la messa in sicurezza del Fosso di Vallerano. Opere pubbliche utili anche allo stadio (e da realizzare contestualmente, così sta scritto nella delibera approvata) ma che infrastrutturano un ambito territoriale importante per la città: quello che dall'Eur va verso l'aeroporto di Fiumicino.
Il costo delle opere che andranno al Comune è pari al 30% dell’investimento del privato. Ecco cosa incassa il Comune di Roma oltre ai normali oneri previsti dalla legge. Altro che miliardo perso!
Il 30% di incidenza delle opere pubbliche è una percentuale europea, mentre a Roma le imprese sono abituate a corrispondere ben altre percentuali, mediamente il 9% come è successo a Porta di Roma o a Ponte di Nona!
La verità è che il progetto di Tor di Valle è osteggiato dagli operatori (gli stessi che i Cinque Stelle vorrebbero combattere) che in questi anni si sono assicurati solo soldi pubblici per cantieri mai finiti e per opere di dubbia utilità per altro ottenute senza competizione pubblica e che ora mirano alle Olimpiadi.
Capisco l'interesse di questi soggetti ad esercitare il potere di veto sul progetto con una campagna di stampa martellante (lo stesso giornale che ha fatto campagna contro lo stadio dedica "paginate" alla Grande occasione da non perdere), non capisco invece chi dice le bugie pur di essere contro ma dice di non avere interessi.
Infine per cortesia lasciamo stare l’esempio dello Stadio della Juventus. Quello si un regalo a un privato: il terreno era comunale ed è stato regalato a una società privata che fa profitti, le infrastrutture le abbiamo pagate noi italiani con i soldi dei mondiali del 1990 e con le Olimpiadi invernali del 2006. E nonostante questi regali la Juventus ha ottenuto il permesso di costruire un centro commerciale e ora anche il villaggio della Juve, Ecco, il gioiello come lo ha chiamato Berdini è un chiaro esempio di pubblicizzazione dei debiti e di privatizzazione dei profitti.