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Caudo: "Nessun riferimento alle tribune dell'ippodromo dalle Soprintendenze nel 2014"

di Gabriele Chiocchio
Fonte: Facebook

Tramite il proprio profilo Facebook, Giovanni Caudo, ex Assessore all'Urbanistica del Comune di Roma, ha parlato del parere espresso oggi dal Mibact riguardo il progetto dello stadio della Roma.

Il primo esame da parte delle Soprintendenze (statali e capitolina) del progetto dello Stadio, che fin dall’inizio prevedeva la trasformazione delle strutture dell’attuale ippodromo, risale al Luglio 2014 ed esattamente al 25 Luglio 2014 (quasi 3 anni fa) quando il Dipartimento di programmazione e attuazione urbanistica apre la conferenza dei servizi preliminare ai sensi della legge n.241/1990 (convocazione prot. QI105977 del 9 Luglio 2014 ). 
La conferenza di servizi preliminare, giusto art. 14-bis della legge 241/1990 e s.m.i., ha lo scopo di individuare”…Qualora non emergano, sulla base della documentazione disponibile elementi comunque preclusivi della realizzazione del progetto,…,le condizioni e gli elementi necessari per ottenere, in sede di presentazione del progetto definitivo, gli atti di consenso”;

A conclusione della Conferenza dei servizi preliminari fu depositato un solo parere preclusivo, quello di Roma Natura (fax del 4 agosto 2014) che esprimeva parere negativo in quanto la previsione dello svincolo con l’autostrada Roma Fiumicino “è un intervento non compatibile con quanto previsto dalle sottozona A2 “Riserva integrale fruibile” del Piano della riserva naturale di Tenuta dei Massimi”. 
Con prot. n. 125203 in data 11 agosto del 2014 il Dipartimento urbanistica comunicò alla società Eurnova il parere negativo espresso da Roma Natura e sospese l’esame del progetto. La Società Eurnova con prot. 126882 del 18 agosto 2014 depositava integrazione allo studio con una nuova collocazione dello svincolo esterna alla Tenuta dei Massimi.

Non ci fu nessun altro parere negativo o preclusivo per la realizzazione del progetto da parte di nessuno degli altri soggetti o enti convocati e tanto meno delle soprintendenze. Nessun riferimento alla tribuna dell’ippodromo, alle coperture e alla pista del trotto.

E’ evidente che la ragioni addotte per l’avvio della procedura di vincolo se fossero state poste già allora sarebbero state prese in considerazioni, come fu per il parere di Roma Natura, e se necessario avremmo preso le decisioni conseguenti compreso quello di non procedere ulteriormente con l'esame del progetto. Tutti gli atti fatti dalla Giunta Marino sono stati improntati al pieno rispetto delle regole, non si provi a scaricare ad altri le responsabilità che sono in capo unicamente a chi da otto mesi gestisce un importante dossier, per altro giunto alle fasi conclusive, in modo improvvisato, confuso e dannoso per la città.


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