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Stadio - Caudo: "Avremmo approvato anche senza Mafia Capitale"

di Luca d'Alessandro
Fonte: La Gazzetta dello Sport

La Gazzetta dello Sport ha intervistato l'assessore all'Urbanistica Giovanni Caudo in merito al nuovo stadio della Roma:

Per approvare la delibera di pubblica utilità in Consiglio comunale ci sono voluti 109 giorni, sommati ai 98 che avete impiegato in Giunta fanno 207. E Pallotta ha fatto intendere che se non ci fosse stata l’inchiesta su “Mafia Capitale”…
«Ve lo dico subito, la avremmo approvata lo stesso. Magari con un percorso più tortuoso, ma ce l’avremmo fatta. Duecento giorni per un’opera tanto complessa sono un record. Vorrei ricordare che in questo lasso di tempo la proposta di Parnasi e Pallotta, che abbiamo analizzato con rigore e siamo riusciti a migliorare grazie ad una negoziazione, sottolineo, sempre trasparente, è passata al vaglio di cinque assessorati, delle commissioni, della Giunta, di tutti i capigruppo, anche dell’opposizione, dei Municipi interessati, dell’Assemblea».

Eppure, continuano a piovervi addosso critiche e accuse di ogni genere. Lei le ha definite “bugie”. La prima: lo stadio della Roma sorgerà su un’area a rischio esondazione.
«Questa è la bugia più fastidiosa. L’Autorità di bacino ha attribuito all’area il rischio 3, lo stesso del quartiere Flaminio. L’unica zona a rischio 5 è a Decima, che non ha nulla a che vedere con lo stadio ma per cui noi abbiamo chiesto ai proponenti la messa in sicurezza del Fosso di Valleranno con un investimento di 5 milioni di euro. Quindi, la questione è ribaltata. Decima non sarà più una zona a rischio esondazione».

La seconda: lo stadio porterà altro cemento su suolo agricolo, in un’area inedificabile…
«Questa è la più clamorosa. Noi non consumiamo un grammo di agro romano, ma trasformiamo una zona dismessa. L’area è già catalogata come “verde per attrezzature sportive” ed è edificabile per 112.000 metri quadri. Perciò, le servirà solo una variante per incrementare i metri edificabili».

Il partito del “ma tanto” prevede che le opere pubbliche non saranno mai completate in tempo per lo stadio…
«Ma noi abbiamo posto ai proponenti un vincolo preciso, che verrà inserito nella Convenzione urbanistica: finché le opere richieste — il prolungamento della Metro B, la riunificazione di Ostiense e via del Mare, lo svincolo della RomaFiumicino, il ponte pedonale, la messa in sicurezza del Fosso di Vallerano — non verranno completate, lo stadio non otterrà l’agibilità. Quindi, è interesse di Parnasi e Pallotta realizzarle in tempo. E un vincolo, lo ricordo, lo abbiamo posto anche sulla proprietà dell’impianto: se il contratto tra lo stadio e la Roma si interromperà prima di 30 anni, andrà pagata una penale di 167 milioni. Pochi?».

 


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