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Stadio della Roma, l'associazione Quello che Davvero Conta favorevole al progetto

di Redazione Vocegiallorossa

Di seguito il comunicato dell'associazione del IX Municipio “Quello che Davvero Conta”, in merito al progetto stadio della Roma: “Quello che Davvero Conta, associazione di promozione sociale senza scopo di lucro nata nel Municipio IX e che associa cittadini di Roma interessati al miglioramento del territorio, in vista della conferenza dei servizi auspicabilmente decisoria del 31 gennaio 2017 relativa al c.d. “Progetto Stadio della AS Roma” intende esprimere le ragioni per le quali è favorevole al progetto di Tor di Valle e le opere compensative ad esso connesse. Si premette che Quello Che Davvero Conta ha partecipato alla riunione del CdQ del 27/01 nella quale ha ascoltato la posizione di cittadini, giunta municipale, e comitati constatando che la propria posizione è assolutamente minoritaria nel territorio di Tor di Valle e quartieri limitrofi. I motivi per i quali siamo favorevoli sono i seguenti:

1/ Riteniamo che la città meriti sia uno stadio di calcio moderno sia (finalmente) un’iniziativa imprenditoriale che porti sviluppo, specie se realizzata in una zona attualmente abbandonata a se stessa quale Tor di Valle. Inoltre le opere compensative che saranno realizzate a carico del privato sono indubbiamente utili a tutto quel quadrante: parliamo del prolungamento della metro B (che arriverà a popolose zone oggi non servite); del viadotto sul fiume che collegherà finalmente la Roma-Fiumicino con l’Ostiense; nonché di un'area verde riqualificata e fruibile. La contestazione sulle cubature, che anche noi riteniamo potessero essere di un 20% inferiori, riteniamo diventi oggi solo uno strumento capzioso per ritardare di qualche mese l’iniziativa (se ne sarebbe dovuto parlare con efficacia 6 mesi fa). E lo diciamo chiaramente: non è tagliando qualche piano ai grattaceli che migliora la vita dei cittadini romani. Sarebbe invece più sensato provare ad ottenere dal privato la realizzazione di ulteriori opere compensative, ad esempio un rafforzamento delle piste ciclabili.

2/ Il secondo motivo per cui siamo favorevoli è relativo alla necessità (tutta italiana) che vengano ripristinati corretti rapporti fra il pubblico e gli imprenditori. Siamo in presenza di un privato che, a valle di una lunga discussione (in parte pubblica) e di una convenzione stipulata con il comune di Roma, ha investito molti milioni nella progettazione e si è impegnato a investire molto in opere compensative. Non è corretto che, senza motivi concreti ma solo per ragioni politiche, si cambino le carte in tavola creando un danno prima ai privati e poi al pubblico (visto che la Roma tutelerà i suoi diritti con richieste risarcitorie). Allargando il discorso se in questa nazione si continuerà a praticare il principio sbagliato per il quale ad ogni cambio di amministrazione saltano gli investimenti, tutto il sistema continuerà ad attrarre sempre meno investitori".


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