Stadio - I dettagli del potenziamento della Roma-Lido e i prossimi passi
C'è l'accordo tra Comune e Regione per il potenziamento della Roma-Lido, snodo fondamentale per la costruzione del nuovo stadio della Roma. Nella nota diffusa dal Campidoglio "sono previsti interventi da parte della Regione Lazio come la fornitura di nuovo materiale rotabile, per un costo stimato pari ad un totale di 180 milioni di euro. Roma Capitale provvederà alla realizzazione di alcune opere che erano già previste in Bilancio: il completamento della nuova fermata di Acilia Sud e la realizzazione del parcheggio di scambio; la costruzione di un sovrappasso pedonale per l’attraversamento della via del Mare, della via Ostiense e di via dei Romagnoli; un intervento di ristrutturazione e potenziamento dell’attuale fermata di Tor di Valle; la realizzazione di due tronchini per l’inversione di marcia dei treni a valle della stazione di Acilia; la fornitura di materiale rotabile in modalità di comodato d’uso. La delibera con l’Accordo di collaborazione dovrà ora essere approvata dalla Giunta della Regione Lazio. Il provvedimento è propedeutico all’approvazione della convenzione urbanistica per il progetto del nuovo stadio a Tor di Valle, atto che dovrà essere sottoscritto tra Roma Capitale e il soggetto attuatore”.
Dalla Regione confermano, questa volta, la conclusione dei lavori tecnici. Ora occorre predisporre la delibera di adozione del testo che l’assessore all’Urbanistica, Massimiliano Valeriani, dovrà portare in Giunta Regionale per l’approvazione. Una volta approvata tale delibera - tempi non ancora indicati ma certo non lunghissimi - gli atti saranno formalmente pronti per essere inseriti nel testo definitivo della Convenzione Urbanistica già pronto per la parte di contratto fra Comune Roma a luglio 2020. Per arrivare al voto sulla variante e la convenzione urbanistica, però, Roma ed Eurnova in qualità di soggetti attuatori (non più proponenti) dovranno sottoscrivere un "atto d'obbligo" che li impegna a dare, appunto, attuazione a tutte le previsioni della Convenzione.
Secondo Il Tempo, però, la Roma non ha questa intenzione, preferendo proseguire l'analisi su costi, benefici, sostenibilità economica e finanziamento delle opere ancora per tutta l’estate. Difficile pensare, quindi, che la firma sull’atto d’obbligo possa arrivare prima di settembre/ottobre e, quindi, con la votazione in questa Consiliatura che scade a giugno o, in caso di proroga, a settembre.