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Stadio, l'assessore Veloccia: "Nulla fa pensare che ci possano essere rallentamenti"

di Gabriele Chiocchio

Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, è intervenuto nel programma Gli Inascoltabili in onda su radio New Sound Level fm90, di seguito le sue dichiarazioni sul progetto del nuovo stadio a Pietralata: “Permettetemi per una volta di esprimere una grande soddisfazione perché secondo me Roma, l’amministrazione e la città, ha risposto con grande puntualità a questa proposta, sia rispettando i tempi della conferenza di servizi, sia registrando, mi pare, una fiducia trasversale da parte di tutte le forze politiche del consiglio comunale. Per una volta da romani dobbiamo essere orgogliosi per come si sta partendo con questo progetto. Ora siamo in una fase di elaborazione della delibera che ovviamente dovrà essere preceduta anche dal coinvolgimento, come avevamo promesso, delle forze politiche che dovranno poi dovranno votarla. Mentre si sta realizzando la delibera da parte degli uffici, credo che sarà pronta nei primi giorni di febbraio, nel frattempo noi faremo anche dei passaggi politici per aggiornare i gruppi rispetto al percorso che abbiamo avviato. Un percorso che è molto lungo, ma l’importante è rispettare le tappe, per la prima è stato fatto, quindi sono molto soddisfatto. La prossima è la presentazione della delibera in giunta, che una volta approvata la trasmetterà all’assemblea capitolina che dovrà prendersi 20 giorni di tempo per valutarla nelle competenti commissioni e poi portarla in aula. Il mese di febbraio dovrà essere quello in cui questo percorso comincia per poi completarsi, io credo e spero, nel rispetto anche qui dei tempi e quindi ci vorrà un mese di lavorazione per portare la delibera al voto dell’assemblea capitolina”.

Resta plausibile la data potenziale del 2027 per avere lo stadio a Pietralata?
"Ad oggi non ci sono degli elementi che inducono a pensare che possano esserci dei rallentamenti. È ovvio come tutti possono leggere nei pareri che sono stati formulati in fase preliminare, pubblicati sul sito di Roma Capitale, ci sono tante cose da approfondire, ma questo è abbastanza fisiologico in un contesto di studio di fattibilità. Sarà il progetto definitivo poi a dover risolvere le questioni sollevate: i trasporti, la disponibilità delle aree, le preesistenze archeologiche. È evidente che sono questioni che gli uffici sollevano proprio per mettere il promotore nella condizione di poter anticipare eventuali criticità e risolverle nel progetto definitivo, dove ci sarà in qualche modo l’evidenza della possibile soluzione delle criticità e anche eventualmente degli accorgimenti che dovranno essere presi che potrebbero o meno far slittare i tempi. Ma da questo punto di vista noi dobbiamo avere fiducia. Adesso aspettiamo che la Roma nella progettazione definitiva affronti le questioni che le sono state sollevate. Io credo che se riusciremo ad affrontarle bene e a mantenere questo passo  non dovrebbero esserci dei ritardi, al meno al momento”

Ci possono essere rallentamenti legati alla contrarietà di alcuni movimenti che vedono questo progetto in quella ubicazione come qualcosa d’invasivo sul piano ambientale e naturalistico?
"In realtà io vedo una grande positività dei territori attorno al progetto. Nella mia esperienza non ho visto mai un progetto così importante che non avesse almeno un comitato contrario. Massimo rispetto, un po’ me lo aspettavo che ci sarebbe stato qualcuno non favorevole. Francamente penso che questo sia un progetto il cui impatto dal punto di vista urbanistico è molto limitato in termini d’impatto ambientale, si recupera un intero quadrante. Si va a costruire uno stadio e poco altro, si vanno a recuperare ambientalmente quindici ettari all’interno di un quadrante già urbanizzato. Si punta a portare la maggior parte degli utenti con il trasporto pubblico. Francamente le osservazioni sono rispettabili ma si può rispondere con argomentazioni altrettanto valide”.

Avete parlato con la Roma delle tempistiche in merito al progetto definito?
"Noi abbiamo sentito la Roma prima dell’emissione della determina. C’è stata ovviamente anche in questa occasione la massima apertura e collaborazione per affrontare i nodi che sono emersi dalla conferenza di servizi preliminare. Credo che le tempistiche possano essere date a valle dell’analisi di tutti pareri che sono giunti e quindi anche delle controindicazioni che dovranno essere recepite nel progetto del progetto definitivo. Consideriamo che questo prenderà qualche mese, la data la lascio dare alla Roma anche perché non abbiamo avuto un colloquio su questo. Noi abbiamo evidenziato la nostra volontà di rispettare i tempi e le indicazioni emerse dalla conferenza preliminare. Ora giustamente e doverosamente aspettiamo che ci sia la dichiarazione di pubblico interesse da parte dell’Assemblea Capitolina e io sono fiducioso che questa pronuncia sarà positiva e dal giorno dopo ci mettere a discutere con la Roma con tutti gli accorgimenti che saranno necessari per il progetto definitivo”.

Quindi nulla può andare storto, visto che tutte le forze politiche sembrano d’accordo?
"Ovviamente questo è il mio auspicio ovviamente sentiremo anche le loro reazioni in assemblea, però mi pare che anche dalle prime interlocuzioni avvenute in commissione urbanistica mi sembra che l’approccio sia molto positivo”


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