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Al Ahly-Roma 4-3 - Le pagelle

di Alessandro Carducci

Lobont 6: nonostante i 4 gol presi, lui può fare ben poco.

Emerson 5.5: nel primo tempo viene schierato nell'inusuale posizione di terzino destro. Nella ripresa passa a sinistra ma da un suo errore nasce il gol degli egiziani. Finisce con i crampi.

Manolas 6: gestisce con ordine il traffico in area romanista. Dal 1'st Vainqueur 6.5: deve giocare da terzino destro e questo la dice tutta sull'importanza della partita. Trova però il gol del momentaneo 3-3.

Castan 5.5: torna in campo e lo fa per 90 minuti. Inizialmente è preciso e ordinato ma poi, con il passare dei minuti, perde lucidità anche perché gli avversari spuntano fuori da ogni parte. L'ultimo gol dell'Al Ahly vede il brasiliano spostarsi e lasciare sguarnita la sua posizione di campo.

Zukanovic 5.5: inizia sulla fascia sinistra e cerca subito di spingere in avanti. Nella ripresa si sposta in mezzo dopo l'uscita di Manolas ed è costretto a 45 minuti di sofferenza anche perché il resto della squadra protegge poco la difesa.

Pjanic 5.5: non una prestazione indimenticabile per il centrocampista bosniaco. Come tutti i suoi compagni, anche a causa del caldo cala vistosamente nella ripresa.

Paredes 5.5: suo l'errore che porta al primo gol arabo. Avrà tutta l'estate per convincere Spalletti a farlo rimanere. Dal 16'st Perotti sv.

Strootman 6: bello vederlo in progressione solitaria nel primo tempo, quando salta di forza un paio di avversari prima di essere sbarrato dall'uscita del portiere. È tornato. Dal 31'st Sadiq sv.

Salah 6.5: gioca praticamente in casa e i tifosi locali gli tributano più di un applauso. Anche quando segna i suoi avversari esultano con lui. Prova un paio di accelerazioni anche nella ripresa ma non trova altrettanta fortuna.

Dzeko 6: segna un gol bellissimo, da bomber vero, ma se ne divora 4 clamorosi, prendendo anche un palo a tu per tu con il portiere. Suo l'assist per il gol di Salah.

Totti 6: sfrutta la prima parte di gara per regalare qualche perla delle sue, qualche pallone filtrante che rappresenta il suo marchio di fabbrica. Accarezza il pallone che poi Dzeko addomestica e spara in rete.

Spalletti 6: mette in campo tutti i giocatori che ha. Anzi, quasi tutti poiché, oltre a De Sanctis, rimane in panchina anche il povero Ucan.


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