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Juventus-Roma 2-0 - Le pagelle del match

di Alessandro Carducci

Pau López 6: forse non posizionato benissimo in occasione del tiro di Ronaldo, para bene sul successivo tiro del fenomeno portoghese.

Mancini 6,5: sempre attento e concentrato, ha spesso la meglio in anticipo ed è tra i pochi a offrire una buona prestazione.

Ibanez 5,5: avrebbe anche giocato una gara discreta senza l’autogol che, di fatto, ha chiuso la partita.

Kumbulla 5: quando Ronaldo attacca la profondità dalla sua parte c’è poco da fare per l’ex veronese.

Karsdorp 5: non si fa mai vedere in fase offensiva e, nella ripresa, cala vistosamente sotto il profilo fisico. Dal 77’ Bruno Peres SV.

Villar 5,5: partita sotto tono dello spagnolo, che soffre il poco spazio a disposizione e non riesce quasi mai a mostrare le sue qualità. Dal 63’ Diawara 5,5: si fa notare solo per aver seguito Kulusevski in ritardo, in occasione del secondo gol bianconero.

Veretout 5,5: inizia bene, rendendosi pericoloso attaccando il corridoio sinistro. Anche il francese, però, si spegne alla distanza.

Spinazzola 5,5: inizia bene ma concretizza poco e salta quasi mai l’avversario. Come spesso accade, nella ripresa si spegne inesorabilmente.

Cristante 5,5: ennesimo cambio di ruolo per l’ex atalantino, schierato da trequartista accanto a Mkhitaryan. Si fa notare per un tiro che sfiora il palo, nel primo tempo, ma poi combina poco altro. Dal 63’ Perez 5,5: entra e ci prova dal limite, su sponda di testa di Dzeko. Niente di più.

Mkhitaryan 6,5: l’unico a provare a tenere in vita la Roma. Si accende a sprazzi ma, spesso, predica nel deserto.

Borja Mayoral 5: finora ha fatto bene sempre contro le squadre meno forti. All’esame contro la Juve, stecca senza mai riuscire a tenere un pallone né a rendersi pericoloso. Dal 63’ Dzeko 6: entra e si nota subito il peso specifico del bosniaco. Una sua sponda di testa permette alla Roma di calciare verso la porta juventina. È vivo, ha voglia, fa quel che può.

Fonseca 5: ormai le sconfitte contro le big non fanno più notizia. Non riesce a cambiare spartito e, nonostante i tre cambi contemporanei, non dà la scossa. La Roma non gioca male ed è anche sfortunata ma fatica a pungere la porta di Szczesny.


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