Le pagelle di Fiorentina-Roma 5-1
LE PAGELLE DI FIORENTINA-ROMA 5-1
Svilar 6: paradossalmente, l’unico (insieme a Koné) a salvarsi. Ed è inquietante, perché altrimenti il passivo sarebbe stato peggiore.
Mancini 5: ammonito, rischia qualcosina nel finale per un fallo su Kean. Per evitare il peggio, Juric lo lascia negli spogliatoi all’intervallo. Dal 46’ Baldanzi 5: viene messo a tutta fascia sulla destra ed è a suo agio come un pesce fuori dall’acqua.
Ndicka 4: giorni a dire che Hummels non gioca perché Juric gli preferisce Ndicka e proprio il centrale giallorosso si fa infilare da chiunque nel primo tempo. Uno dei tanti segni di una stagione maledetta.
Hermoso 3,5: altra prestazione negativa, con in più un cartellino rosso rimediato.
Celik 3: non è colpa sua, ha un atteggiamento encomiabile, ma se il titolare della fascia destra della Roma è Celik allora c’è un problema. Problema noto ben prima del calciomercato estivo.
Cristante 4,5: un po’ fermo in occasione del primo gol viola, affoga dovendo coprire praticamente da solo uno spazio di campo troppo grande. Dal 32’ Koné 6: segna il gol che illude la Roma per pochi minuti. Per il resto, naufraga come tutti nel nulla cosmico.
Pisilli 4,5: non è facile abituarsi a giocare tra i grandi in una stagione così difficile. Sbaglia parecchio, ma a lui si perdona qualcosa in più.
Angelino 4,5: fatica a tenere Colpani e non ha modo di colpire in zona offensiva. Dal 32’ Zalewski 5: non combina molto, ma era complicato fare di più.
Dybala 5,5: tra gli ultimi ad alzare bandiera bianca, colpendo anche il legno su punizione. Dal 67’ Hummels 5: il simbolo del momento surreale in casa Roma. Giorni, settimane, di polemiche per farlo esordire, poi entra in campo e si fa autogol. Sfortunato, per carità, però basterebbe questo per sperare di venire catapultati direttamente a giugno, saltando i prossimi mesi.
Pellegrini 5: prova inizialmente a far male alla viola ma la buona volontà non basta.
Dovbyk 4,5: servito sempre spalle alla porta, con Comuzzo che non gli fa quasi mai toccare palla.
Juric 4: continuiamo a ripetere che è l’ultimo dei responsabili, ma non significa che non abbia alcuna responsabilità. Chiede da giorni cattiveria e mentalità, e la Roma sprofonda fin da subito al Franchi, senza mai accennare una timida reazione. Prova il defibrillatore ma i suoi cambi non spostano molto, se non una pia illusione, frutto di un gol abbastanza casuale. Ci sono le condizioni per andare avanti?