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Le pagelle di Roma-Torino 1-0

di Alessandro Carducci

LE PAGELLE DI ROMA-TORINO

Svilar 6: ha da fare ben poco ma si fa trovare sempre pronto nelle pochissime occasioni in cui il Toro mette il naso fuori dal guscio.

Mancini 6,5: risponde alle critiche con una prestazione molto positiva. Guida la difesa e aiuta in fase offensiva. Qualsiasi cosa sia accaduta in questi giorni, sembra aver sciolto qualcosa.

Ndicka 6: tiene a bada Sanabria e Adams, che non fanno molto per metterlo in difficoltà. Serata stranamente liscia e senza troppi patemi d’animo.

Angelino 6,5: una sua aggressione mette in difficoltà il Toro nell’azione che porta al gol di Dybala. Si fa in 4, sebbene fisicamente provato dal non potersi mai fermare. Prova anche una bordata verso la porta avversaria, trovando la risposta del portiere. Sul pezzo.

Celik 6: veniva dalla tremenda prestazione di Firenze e, psicologicamente, non deve essere stato facile. Se la cava.

Koné 6,5: sta conquistando pian piano sempre più spazio in questa Roma. Fomenta il pubblico quando, nella ripresa, sradica il pallone dai piedi di un avversario.

Le Fée 6,5: smista palloni con semplicità, senza grilli per la testa. Deve ritrovare ritmo e lo sta facendo.

Zalewski 6: fa tanta legna e, insieme a Pisilli, prova a occupare lo spazio lasciato libero da Dybala. Dal 78’ El Shaarawy SV.

Pisilli 6,5: con Dybala falso nueve, è lui ad attaccare spesso la profondità centralmente. Prende anche un palo, sebbene con azione viziata da offside. Prezioso anche in fase di contenimento. Dal 65’ Pellegrini 6: gestisce l’ultima mezz’ora con ordine e disciplina. Non è al meglio, e si vede, ma dà tutto quello che ha.

Baldanzi 6: parte largo a destra, alla Dybala, con qualche buono spunto e un gol annullato per fallo, nella ripresa. Dal 78’ Cristante SV.

Dybala 7: un uragano, soprattutto nella prima parte di gara. Fa un gran gol e fa ammattire la difesa ospite per tutto il primo tempo. Dal 78’ Shomurodov SV.

Juric 6,5: dopo tante critiche, è giusto dire che la Roma ha vinto e ha convinto. La speranza è che avesse ragione quando ha detto che, a volte, crolli come quello di Firenze possono fare bene. Si è detto tutto con la squadra, chissà che non fiorisca qualcosa di buono.


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