Roma-Inter 2-2 - Le pagelle del match
Pau Lopez 6: non deve fare niente dato che l’Inter, gol a parte, non crea alcun pericolo. Incolpevoli sulle reti subìte.
Mancini 6,5: il suo rendimento è cresciuto da quando la Roma ha cambiato sistema di gioco. Si comincia a intravedere il Mancini di Bergamo.
Ibanez 7,5: impressionante la crescita di questo ragazzo. Arrivato a Roma con molto da imparare sulla cura della fase difensiva, ha lavorato sotto traccia in questi mesi fino a guadagnare la fiducia di Fonseca, che ora non lo toglie più dal campo. L’ex atalantino guida la difesa con l’esperienza di un trentenne e la freschezza di un giovane della sua età. Perfetto in fase di marcatura, nell’uscita palla al piede e nelle letture di gioco. Dal 74’ Smalling SV.
Kolarov 6: buca il colpo di testa con de Vrij che porta in vantaggio l’Inter. Finisce in crescendo e nella ripresa se la cava bene contro Lukaku.
Bruno Peres 6: spinge di meno rispetto ad altre partite ma è bravo ad arginare Young, offrendo una buona prestazione in fase difensiva.
Diawara 6,5: deve fare i conti con Brozovic che lo pressa con aggressività ma l’ex Napoli non perde mai la calma e se la cava molto bene nel traffico. Dal 69’ Cristante SV.
Veretout 6,5: finisce in crescendo correndo a tutto campo. Pericoloso quando si inserisce improvvisamente in area di rigore attaccando lo spazio. Non conosce fatica.
Spinazzola 5,5: gioca una gran partita, agendo quasi da attaccante esterno aggiunto facendo male all’Inter e vincendo il duello con Candreva. Tutto bello finché non si addormenta e si complica la vita calciando il ginocchio di Moses e facendo sfumare la vittoria.
Pellegrini 6: non brillantissimo anche se dà una grande mano in fase difensiva, aiutando Bruno Peres e non lasciando che l’Inter lo metta in inferiorità numerica. Non trova l’intuizione negli ultimi 20 metri. Dal 83’ Perez SV
Mkhitaryan 7: in una Roma bisognosa di gol l’armeno si fa trovare sempre pronto, con una continuità disarmante. Dal 83’ Perotti SV.
Dzeko 7: non inizia bene, sbagliando passaggi corti e facili. Pian piano si carica sulle spalle il peso dell’attacco e della responsabilità del suo ruolo. Cerca l’intesa con Pellegrini e finisce per ritrovarla con Mkhitaryan. Quando deve gestire il risultato e tenere il pallone dà il meglio di sé. Dà una palla a Veretout degna del miglior rifinitore. Un giocatore pazzesco.
Fonseca 6,5: da quando ha cambiato sistema di gioco la Roma è rinata dalle sue stesse ceneri. Chi lo sa come sarebbe stato il campionato dei giallorossi se il cambiamento fosse arrivato prima. Bravo comunque a correggersi ma sfortunato nella mancata vittoria contro l’Inter. Rimane una buona prestazione e un’identità finalmente trovata.