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Roma-Pescara 3-2 - Le pagelle del match

di Alessandro Carducci

Szczesny 6.5: ormai il copione è sempre lo stesso. Primo tempo tranquillo e ripresa molto più movimentata. Risolve il problema del freddo tuffandosi a destra e a sinistra per non far crollare la Roma.

Bruno Peres 5.5: qualche errore di misura nei cross ma, soprattutto, qualche pallone di troppo perso.

Rüdiger 6.5: la Roma prende due gol ma i centrali non hanno grossa responsabilità. Il tedesco se la cava bene, con esperienza e fisicità, e argina Pepe come può.

Fazio 6: nella ripresa ha parecchio da fare per tenere a bada Pepe e Caprari. Sopravvive.

Emerson 5.5: spinge meno rispetto al solito ed è suo il rinvio corto di testa che propizia il secondo gol del Pescara.

Strootman 6: continua a non uscire dal suo periodo no. Si fa notare giusto per un tiro velenoso che costringe Bizzarri al miracolo.

Gerson 6: gioca a sorpresa al posto dell'infortunato Paredes. Fa il compitino, senza strafare e senza commettere errori. Dal 27'st Totti sv.

Salah 6: inizia subito sciupando una buona occasione. Meno pimpante del solito, serve un gran pallone a Dzeko nella ripresa ma il bosniaco non concretizza. Dal 46'st Vermaelen sv.

Nainggolan 6.5: inizia molto bene e lo puoi trovare ovunque in campo. Tenta più di una volta il tiro dalla distanza, senza fortuna. Cala con il passare dei minuti e Spalletti decide di toglierlo dal campo. Dal 19'st De Rossi 5.5: Caprari vaga nella sua zona, in occasione del secondo gol del Pescara, e il centrocampista di Ostia arriva tardi. Nel finale perde un pallone bruttissimo e poi è bravo a rimediare.

Perotti 7: entra in tutti i gol della Roma. L'asse con Dzeko funziona alla perfezione e l'argentino gli serve entrambi gli assist per la doppietta. Non contento, l'ex Genoa si procura il rigore e lo realizza con freddezza.

Dzeko 7.5: una tripletta giovedì, una doppietta stasera. Ormai se segna un solo gol esce dal campo arrabbiato. Butta in rete i palloni con la stessa facilità con cui lo scorso anno non prendeva nemmeno la porta. Micidiale.

Spalletti 6.5: era fondamentale vincere ed è arrivata la vittoria. Rimangono però i cali di concentrazione e quella fastidiosa sensazione secondo cui una partita non sia mai chiusa fino al 90'.


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