Women's Champions League - Lione-Roma 4-1 - Le pagelle del match
WOMEN'S CHAMPIONS LEAGUE - LIONE-ROMA 4-1 - LE PAGELLE DEL MATCH
CEASAR 6 - Si rende protagonista di grandi parate durante la partita. Nonostante i 4 gol, è una delle migliori della squadra.
DI GUGLIELMO 5 - Prova a rendersi pericolosa in avanti, ma senza affondare il colpo. In difesa prova a contenere i danni, ma Chawinga è un cliente scomodo da affrontare.
LINARI 5 - Fatica contro la velocità degli attaccanti del Lione soprattutto nel secondo tempo. Pecca di concentrazione durante i calci piazzati della squadra francese.
CISSOKO 5,5 - Nel primo tempo si rende protagonista di ottime letture difensive e anticipi. Si perde un po' nel secondo tempo soprattutto sulle marcature da calcio d'angolo.
MINAMI 5 - Poco concentrata durante la partita. Si perde Diani in occasione del gol del 2-1.
TROELSGAARD 5,5 - Prova a reggere lo scontro fisico con il centrocampo del Lione, ma non riesce a tener testa alle francesi. DALL'87' GREGGI SV.
KUMAGAI 6 - La più propositiva del centrocampo giallorosso. Riesce a trovare spesso le compagne in avanti creando azioni molto pericolose, soprattutto nel primo tempo.
THØGERSEN 6,5 - La più propositiva della squadra, nel primo tempo sulla fascia destra non la tiene nessuno. Suo l'assist per il gol dell'1-0 di Dragoni.
GIUGLIANO 5,5 - Meno presente, rispetto al solito, nei meccanismi di squadra, sfiora il gol su punizione nel primo tempo. DAL 79' GLIONNA 5,5 - Entra in modo propositivo cercando di dare la scossa alle compagne.
HAAVI 5 - Non riesce ad entrare in partita, nel primo tempo sbaglia tanto anche in occasioni facili o pericolose. DAL 65' DRAGONI 6 - Entra e porta subito avanti la squadra grazie alla sua marcatura. Si spegne nel finale.
GIACINTI 5 - La difesa del Lione le è sempre addosso e non le lascia spazio. Servita poco e anche male dalle compagne di squadra. DAL 65' VIENS 5 - Servita poco dai compagni e mai realmente pericolosa nella metà campo offensiva.
SPUGNA 5,5 - Il tecnico giallorosso ha preparato bene la partita, provando a giocare senza paura e a viso aperto contro una delle squadre più forti del mondo. Le sue scelte gli hanno dato ragione fino al 77', poi, si è spenta la luce.