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Domenichini: "Importante non avere guai fisici in ritiro". Savorani: "Alisson è molto reattivo, lavoriamo sul gioco con i piedi"

di Danilo Magnani
Fonte: Roma TV

I due collaboratori di Luciano Spalletti, Marco Domenichini e Marco Savorani, sono stati intervistati questa mattina da Roma TV, prima dell'allenamento della squadra. Queste le loro parole:

Spalletti ha detto che non scambierebbe Domenichini neanche con Ancelotti...
Domenichini: “Lo ringrazio anche se ha esagerato. Mi sopporta da 20 anni. Io l'anima tattica di Spalletti? No, siamo tutti collaboratori di Luciano e portiamo tutti qualcosa di importante al suo gioco”.

Quando create un modulo di cosa tenete conto?
Domenichini: “Indubbiamente si tiene conto delle caratteristiche dei giocatori, poi si cercano anche delle variazioni in partita. Cerchiamo più soluzioni”.

C'è soddisfazione per questi primi giorni?
Domenichini: “Si, la squadra lavora bene, con impegno. C'è stato solo un piccolo problema per Totti ma non ci possiamo lamentare. È importante non avere guai fisici durante la preparazione”.

Qual'è la differenza di allenare un giovane portiere rispetto al titolare del Brasile?
Savorani: “In realtà ho già lavorato nelle prime squadre, le giovanili mi sono serviti come palestra per crescere. Comunque cambia poco, la tecnica dei portieri e la tattica si curano alla stessa maniera. Cambia un pochino quando si parla di atleti evoluti”.

I quattro portieri in ritiro come si stanno comportando?
Savorani: “Bene, si sono messi subito a disposizione, anche Alisson, che viene da un calcio diverso”.

È vero che in Brasile i portieri si tuffano direttamente mentre in Europa prima si fa un passo?
Savorani: “Alcuni gesti sono diversi ma la tecnica è una, di conseguenza si devono fare delle correzioni ma la sostanza è la stessa. Speriamo di fare un buona lavoro”.

Abbiamo visto Spalletti allenare Alisson sul gioco con i piedi, quanto è fondamentale?
Domenichini: “Ora è fondamentale perché rappresenta l'uomo in più sulla linea di difesa e aiuta nel far partire subito l'azione”.
Savorani: “È molto importante, si cerca di migliorare il giocatore da quel punto di vista, poi la squadra aiuta nella manovra ma l'azione parte dal portiere”.

Come è evoluto tatticamente il calcio? Si va verso una ricerca del giocatore duttile?
Domenichini: “Certo, perché così si possono avere evoluzioni in campo che creano problemi agli avversari”.

La partita di oggi pomeriggio condiziona il lavoro d'allenamento di questa mattina?
Domenichini: “No, portiamo avanti il programma di Spalletti”.

Voi siete tutti ex calciatori, quando vi ritrovate negli staff tecnici, parlate mai di quando vi siete sfidati in campo?
Savorani: “Contro Domenichini non ho mai giocato, con Baldini si infatti l'altro giorno scherzavamo sul fatto che contro di me aveva vinto poco”.
Domenichini: “Savorani era bravo mentre Baldini dava le randellate ma non era male. Io? Ero normale. Spalletti? Era fortissimo (ride ndr). Come allenatore i risultati sono migliori ma aveva qualità”.

Alisson mi sembra un bravo ragazzo, quanto è importante?
Savorani: “Alisson è un ragazzo molto serio e posato. Si sta impegnando tantissimo, il difficile è farlo inserire nel minor tempo possibile. Devo aiutare il mister. È molto reattivo e veloce”.


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