Campanelli d'allarme dal reparto difensivo? Parlarne è troppo presto
Fonte: Il podcast di Andrea Gonini
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Uno dei temi maggiormente affrontati in questo calciomercato, se non il più, è stato quello relativo all’attaccante. Arrivati a questo punto della pre-season, però, il reparto che ha suscitato più di qualche dubbio è paradossalmente quello difensivo, se consideriamo anche l’alto contributo che ha generato lo scorso anno. Da quando José Mourinho è approdato alla corte della Roma, la difesa non solo ha un avuto un evidente miglioramento a livello di numeri, ma si è mostrata anche più solida e compatta. Esattamente quello che non ha manifestato in queste ultime amichevoli, in particolar modo nell’ultima contro il Tolosa. In questi test, infatti, è stata proprio la retroguardia giallorossa a suscitare più di qualche perplessità con lacune difensive e disattenzione evitabili, come testimonia anche il dato che in sei di queste amichevoli, la Roma ha subìto gol nei minuti finali in tre diverse occasioni.
I giallorossi hanno dunque dato dei segnali di allarme nel reparto arretrato, in particolar modo con i nuovi arrivati Kristensen e Ndicka: il primo autore di un autogol, mentre il secondo non ha avuto l’impatto che si desiderava. Oltre a questo, è da tenere conto la partenza di Ibanez, che Mourinho ha salutato tramite un post su Instagram. Il brasiliano lascerà la Capitale (direzione Arabia Saudita) e di fronte all’offerta (si parla di 30-35 milioni di euro) la dirigenza capitolina sembra ormai intenzionata a cederlo senza troppi patemi. Smalling e Mancini restano i leader della difesa di Mourinho, con il primo che sembra destinato a restare uno dei fedelissimi del tecnico portoghese, mentre il secondo, in queste ultime prove, ha dimostrato buone qualità tecniche (con precisi lanci dalla difesa) ma maggiori disattenzioni da un punto di vista difensivo. Discorso differente per Llorente, che insieme a Ndicka e a Kumbulla si contenderà il posto in difesa.
Tuttavia, parlare di campanelli di allarme nel calcio di luglio e di inizio agosto potrebbe rivelarsi una mossa azzardata, anche perché in alcuni spezzoni di gara Karsdorp e Celik sono stati adattati come centrali di difesa. Gli errori di Ndicka e la tenuta difensiva della Roma non particolarmente brillante sono sotto gli occhi di tutti, ma è anche giusto sottolineare che non si tratta di gare ufficiali e giocatori come l’ivoriano devono ancora del tutto integrarsi.