Caso esterni, da Kristensen a Zalewski: la (non) continuità e il numero negativo di cross e assist
Fonte: Il podcast di Andrea Gonini
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La questione esterni a Roma va ormai avanti da diverso tempo, un ruolo di cruciale importanza se consideriamo il gioco di Mourinho che si sposa perfettamente con quello di Lukaku. Una disposizione tattica come quella dello Special One alla Roma, parliamo ovviamente del 3-5-2, implica indubbiamente una funzione di sacrificio per i quinti, ma al tempo stesso hanno una maggiore possibilità di mettersi in risalto sotto il profilo dei numeri e degli assist. Paradossalmente, però, il rendimento degli esterni giallorossi non sembra rispecchiare queste giuste premesse. Il motivo? Basta pensare che il miglior assist-man in campionato è Spinazzola insieme a Kristensen con due, oltre che ad essere gli unici esterni ad aver segnato un solo gol. In termini di assist in Serie A, Karsdorp e Zalewski sono fermi a uno, mentre Celik a quota zero. Inoltre a testimoniare un rendimento dei quinti non all’altezza se consideriamo l’innesto di Lukaku in attacco, è il numero totale di cross in questa prima parte di stagione. La formazione capitolina si trova infatti all’undicesimo posto per cross totali effettuati.
LA FASE OFFENSIVA E LA (NON) CONTINUITÀ DEGLI ESTERNI - Tra tutti gli esterni che lo Special One ha a disposizione nella propria rosa, nessuno riesce a imporsi con continuità nei confronti dell’altro con netto distacco. E forse è propria la continuità a caratterizzare questo trend negativo dei quinti giallorossi: Mourinho, dal canto suo, auspica in Kristensen a proseguire quanto fatto di buono contro il Sassuolo, mentre, dall’altra parte, conta nel recuperare al più presto gente come Zalewski, con il polacco finito completamente in ombra nella Roma di quest’anno. A confermare in modo oggettivo il calo di rendimento del numero 59 sono i numeri: mentre la scorsa annata è stata conclusa con 33 gare giocate in Serie A, quest’anno ha collezionato solo 303 minuti sui 1.260 a disposizione, con una percentuale del 24% di minuti giocati.
Tornando invece alla fase offensiva, Mourinho, con l’evidente aiuto di Lukaku, ha saputo rivitalizzare l’intera fase offensiva, portando i giallorossi al secondo posto per gol segnati in tutta la Serie A. Un incremento che non sembra essere stato generato dunque dagli esterni, ma che il tecnico portoghese spera di avere nella miglior forma fisica e mentale possibile per cercare di continuare a migliorare questo andamento positivo.