Dalla Top 11 all'Europeo a un ruolo da comprimario: Spinazzola deve ritrovarsi
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti
Nuovo appuntamento con i podcast di VoceGialloRossa.it: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, approfondiremo con le voci dei nostri redattori uno dei temi più importanti della giornata.
La prima parte di stagione della Roma ha visto molti giocatori rendere meno rispetto all’anno precedente. Con l’inizio del 2023 alcuni di loro, vedi per esempio Abraham, sembrano essere in netta ripresa. Tra quelli, invece, che ancora non sono al loro livello c’è senza dubbio Leonardo Spinazzola.
Nella Roma di Fonseca, il terzino ha rappresentato uno degli elementi fondamentali dialogando spesso con Mkhitaryan nella catena di sinistra, vera e propria arma in più di quella squadra. Prestazioni che gli hanno garantito la convocazione a Euro 2020, edizione rinviata al 2021 causa COVID-19, dove Spinazzola non solo ha vinto il torneo con l’Italia, ma è stato anche inserito nella Top 11 della manifestazione.
Un torneo che il giocatore ha concluso anzitempo il 2 luglio contro il Belgio per la rottura del tendine d’Achille sinistro. Nonostante in un’intervista avesse dichiarato di voler tornare a novembre, in realtà Spinazzola ha rivisto il campo solo nelle ultime tre gare di campionato, giocando appena 129’. Tuttavia, il terzino è riuscito a togliersi la soddisfazione di entrare al 66’ contro il Feyenoord nella vittoriosa finale di Conference League.
Durante l’estate, Spinazzola ha lavorato molto per recuperare il tempo perduto ma, finora, i numeri e le prestazioni in campo sono ancora lontani da quel giocatore ammirato fino agli ultimi Europei. Questa stagione, infatti, il terzino ha giocato in totale 18 partite, di cui 10 da titolare racimolando appena un assist per Dybala nel 2-1 ottenuto in trasferta contro l’Inter.
Come se non bastasse, Spinazzola ha anche subìto un infortunio al bicipite femorale che gli ha fatto concludere anzitempo il 2022 dopo la trasferta di Helsinki del 27 ottobre scorso.
Un anno complessivamente negativo che Spinazzola vuole cancellare nei prossimi mesi, conscio del fatto che dovrà fare di più per riprendersi la titolarità piena della fascia sinistra.
Come abbiamo analizzato nel podcast di lunedì, Zalewski è stato tra i migliori nell’ultima gara contro la Fiorentina, confermando l’intuizione di Mourinho di schierarlo in quella posizione proprio per sopperire all’assenza forzata di Spinazzola nella passata stagione.
Con ancora tanti match a disposizione e la Roma in corsa in tutte le competizioni, lo Special One avrà bisogno di più elementi possibili per provare ad arrivare in fondo agli obiettivi prefissati, che sia la qualificazione in Champions o la vittoria di un trofeo. E per farlo ha bisogno anche del miglior Spinazzola.