Due grosse lacune
Fonte: Il podcast di Alessandro Carducci
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La Roma ha pareggiato ieri nel debutto contro l’Athletic Club. L’andamento della gara è noto: nel primo tempo, i giallorossi hanno dominato senza riuscire, però, a raddoppiare mentre nella ripresa, un po’ per stanchezza, un po’ per prudenza, la squadra di Juric si è abbassata troppo, finendo per subire il gol del pareggio.
DUE LACUNE – La gara di ieri ha mostrato, ancora di più, ciò che era già evidente. Una banalità, quasi, di cui però parleremo spesso, almeno fino a gennaio. La rosa della Roma ha due grosse lacune: il vice Dovbyk e il terzino destro. Sulla prima, si può anche mettere una toppa a gennaio, mentre la seconda necessita di un investimento importante, ma andiamo con ordine. Sia a Genova e sia contro l’Athletic Club, l’allenatore della Roma (una volta De Rossi, un’altra Juric) ha sostituito Dovbyk a 10 minuti dalla fine, per stanchezza probabilmente, inserendo al suo posto Shomurodov. Un attaccante con caratteristiche ben diverse, che mal si sposa con la necessità di tenere palla in avanti (in entrambe le occasioni la Roma era in vantaggio, per poi essere raggiunta). Shomurodov, infatti, avrebbe bisogno di giocare con una punta pesante accanto o, comunque, è abile ad attaccare la profondità ma non a tenere palla per far salire la squadra, proprio ciò di cui avrebbe necessitato la Roma nelle due gare sopracitate. Manca, però, qualsiasi alternativa e bisogna solo sperare che Dovbyk non prende nemmeno un raffreddore, altrimenti l’attacco giallorosso si impoverirebbe parecchio.
La seconda lacuna non è meno importante. A destra, manca proprio un titolare, non il suo vice. Celik è volenteroso e disciplinato, ma nulla di più, ed è il titolare. Dietro di lui, c’è Abdulhamid, giocatore al momento improponibile ad alti livelli, atleticamente molto valido ma tecnicamente, e ancor di più tatticamente, acerbo, per usare un eufemismo. Si possono adattare El Shaarawy e Zalewski, ma sarebbero, appunto, adattati ed entrambi con caratteristiche molto offensive, essendo degli attaccanti.
Se Ghisolfi riuscisse a risolvere queste due questioni a gennaio, farebbe un grandissimo regalo a Ivan Juric.