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Gli obiettivi della Roma e di Mourinho durante la sosta

di Luca d'Alessandro
Fonte: Il podcast di Luca d'Alessandro

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L'immagine di Mourinho che crolla a letto con Germania-Giappone sullo sfondo, in televisione è un po' l'immagine che rappresenta al meglio la Roma in questo momento. Che tra jet-lag e 4 mesi di settimane da una partita ogni 3 giorni è arrivata alla sosta per i Mondiali estremamente stanca. Le gare contro il Nagoya e lo Yokohama Marinos sono gli ultimi impegni prima di un riposo atteso da tutti. Non è un caso che Mourinho, in conferenza stampa a Tokyo parli dei 10 giorni di vacanza dopo la tournée giapponese un po' come gli alunni che hanno iniziato a fare al conta alle vacanze di Natale. Ma rimanendo più seri, il riposo, meglio il recupero delle forze fisiche/mentali, lo Special One lo mette al secondo posto delle sue priorità di questi giorni in cui il calcio si è spostato in Qatar. Al primo posto ovviamente c'è il pensiero a quando i giochi torneranno a farsi seri, già dal prossimo 4 gennaio quando la Roma affronterà il Bologna in casa. Recuperare gli infortunati è l'obiettivo numero 1, non tanto in generale, ma uno su tutti che non viene citato esplicitamente, ma da come parla il portoghese tutti gli indizi portano al grande assente della stagione giallorossa e delle aspettative di Mourinho: Georgino Wijnaldum. Il calciatore ha concluso la prima parte del suo percorso riabilitativo dall'infortunio alla tibia e mai come in questo caso l'espressione tanto inflazionata come quella "sarà il miglior acquisto del mercato invernale" è azzeccata. Con buona pace per Solbakken ufficializzato nella giornata di ieri, che dovrà portare gol all'attacco, ma sarà un'alternativa e non quel perno che Wijnaldum è per Mourinho. 


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