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I Friedkin su più fronti: da una parte il campo, dall'altra il calciomercato

di Marco Campanella
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Campanella

Nuovo appuntamento con i podcast di VoceGialloRossa.it: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, approfondiremo con le voci dei nostri redattori uno dei temi più importanti della giornata.

Nella puntata di oggi parleremo del lavoro che stanno facendo i Friedkin. Dal primo giorno nella Capitale, i patron americani si sono messi a lavoro per costruire un presente e un futuro solido per la Roma. Senza mai lasciare nessuna dichiarazione, hanno dato più peso ai fatti che alle parole. La squadra capitolina adesso si trova impegnata su due fronti. Il primo è quello del campo: in campionato c'è da compiere una rincorsa europea che porterebbe alla qualificazione alla prossima Europa League, e dal lato Conference League c'è la voglia di rialzare un trofeo che manca da 14 lunghi anni. 
Sull'altro fronte, invece, c'è il mercato per costruire le basi solide a una Roma che dovrà essere stabilmente nelle prime 4 in Serie A. Grazie ai Friedkin, il club capitolino adesso può permettersi di essere vigile qualora ci fossero spiragli per delle vere e proprie occasioni. Com'è successo con l'ingaggio di Mourinho: con lo Special One esonerato il 19 aprile dal Tottenham, la dirigenza giallorossa è riuscita in poco tempo a proporgli un progetto valido per convincerlo, arrivando all'ufficialità del 4 maggio. 
Questa strategia sembra esser stata confermata anche in questa stagione. Sul finire del mese di marzo, la Roma sembrerebbe aver chiuso il primo colpo per la prossima annata. Mile Svilar rappresentava un'occasione di mercato a parametro zero, non avendo rinnovato con il Benfica, con la quale migliorare la squadra per il futuro. 


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