Il centrocampo che può rivoluzionare il gioco della Roma. Il 3-5-2 è ancora il modulo migliore?
Fonte: Il podcast di Luca d'Alessandro
Uno dei mantra di Mourinho è quello che l'allenatore deve cercare di mettere il giocatore nella condizione, intesa come ruolo in campo, di rendere al meglio. Una visione alla Adam Smith nella sua teoria a cui John Nash ha dato equilibrio. Perché la soluzione ottimale si ottiene quando si ha la soluzione migliore per il giocatore e per la squadra.
Rapportando il tutto a quando visto contro la Salernitana e quanto dice la rosa della Roma, si può e si dovrebbe pensare a una nuova rivoluzione tattica. Il 3-5-2 importato da Fonseca e portato avanti da Mourinho potrebbe non essere più la soluzione migliore. La scelta, come è stata spiegata più e più volte dallo Special One, è dettata dal fatto di limitare gli errori dei singoli, soprattutto, in difesa. Questo però avveniva quando c'erano ancora Ibanez e Matic. Il calciomercato estivo ha portato a una squadra dalle caratteristiche più di palleggio/offensive a discapito di un indebolimento in interdizione e nei tre difensori.
A questo va aggiunto di come nel 3-5-2 la differenza la devono fare i quinti e questa è una cosa che non avviene quasi mai. Il risultato è stata una fase difensiva molto confusionaria (basti vedere i due gol di Candreva, con Mancini che esce male e Smalling che è troppo arretrato, oppure a Cristante che si ritrova a marcare il numero 87 della Salernitana sul vertice sinistro dell'area di rigore con centrale di sinistra e quinto fuori ruolo).
Cristante, Bove, Paredes, Pellegrini, Aouar, Renato Sanches. Questa la batteria dei centrocampisti ed è qui che Mourinho ha qualità, margini di miglioramento ed è qui che dovrà sfruttare le maggiori risorse. Si è parlato, in passato, di un ritorno alla difesa a 4, quando però mancavano le alternative a centrocampo. Basti pensare alla prossima gara di campionato contro l'Hellas: Chi resta in panchina? Aouar e Pellegrini insieme o uno o l'altro per questioni di equilibrio? Magari è un pensiero che sta ronzando in testa a Mourinho, ma se Ndicka non viene inserito e gli viene preferito Cristante come difensore, anche in vista dei cambi durante il match, la soluzione migliore tra rosa a disposizione e caratteristiche dei calciatori è quella sfruttare al massimo il potenziale della squadra, a costo di subire qualche gol in più dietro.