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Il fortino di José Mourinho

di Alessandro Carducci

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Stiamo parlando da settimane dell’emergenza difesa, emergenza che rischia diventare spropositata con la partenza di Ndicka per la Coppa d’Africa. Sostanzialmente, finora la Roma ha giocato senza Smalling e siamo arrivati ormai quasi a metà corsa, al famigerato giro di boa, senza l’uomo che, negli scorsi anni, aveva guidato la difesa. Mourinho è stato così costretto a promuovere Llorente a centrale difensivo, buttando nella mischia Ndicka ancora con le valigie in mano, appena arrivato nella Capitale, con in più Paredes a fare da tenero frangiflutti davanti alla difesa, più bravo a verticalizzare che a elevare un muro a protezione della difesa. Messa così, sembrerebbe impossibile evitare una secchiata di gol subiti in questi mesi.

DIFESA BUNKER – Guardando i freddi numeri, la Roma ha la nona difesa del campionato, dato che sembrerebbe avvalorare le previsioni pessimistiche. Guardando, però, più a fondo si scopre che, secondo gli xg, i giallorossi avrebbero dovuto subire quasi 15 reti reti a fronte delle 19 realmente incassate. Se per molti questo è un dato incerto e aleatorio, spostiamoci su numeri più solidi.
La Roma è la squadra ad aver subito meno tiri totali (149), la terza per tiri in porta subiti (48), dietro a Juventus e Inter (a quota 41 e 42). Addirittura, la squadra di Mourinho ha concesso meno tocchi di palla nella propria area di rigore rispetto a tutti gli altri, a dimostrazione del fortino che lo Special One ha dovuto costruire per proteggere una difesa altrimenti troppo esposta. Un fortino che sarà messo ora a dura prova dagli assalti delle big del campionato che la Roma affronterà da ora fino a metà gennaio. Uno stress test che ci mostrerà la tenuta della Roma di José Mourinho.


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