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Il malumore traspare, ma con Dybala e Lukaku come si fa a essere così pessimisti?

di Luca d'Alessandro
Fonte: Il podcast di Luca d'Alessandro

Cosa fa essere cosi pessimisti quando si parla di questa Roma? Perché il famoso ottimismo da chi ad agosto è spesso "campione d'Italia" ora non c'è più? Possono bastare 3 partite per esser pronti a una stagione incolore? La pausa per il campionato ovviamente ferma il tempo. Quello di campo e, nella sua concezione di relatività, lo spazio-tempo giallorosso è fermo alla sconfitta contro il Milan. 

La causa scatenante di tutto, ovviamente, è quel misero punto racimolato nelle prime 3 partite. Questo è un fatto che però porta a un'altra domanda: in uno sport di programmazione come il calcio, aver ottenuto 1 punto su 9 a disposizione è dovuto da un errore a monte e quindi è la conseguenza di e non la causa? 

Sappiamo che la Roma avrebbe avuto un inizio di stagione con l'handicap delle squalifiche di Pellegrini, Dybala e Mourinho, ma in questo continuo paradosso, l'unico punto arriva proprio nelle condizioni peggiori della Roma, in termini di rosa a disposizione. 

Inutile negare però, come ci sia del malumore che traspare. Dalla situazione Matic, alle conferenze di un Mourinho più Leopardi che Special One, alla mancata conferenza prima di Roma-Milan e alle mancate parole del tecnico post-Milan. 

Lo Special One è forse l'uomo al centro del mirino, passato da Massimo Decimo Meridio, gladiatore in grado di sfidare da solo i vari palazzi del calcio e smuovere la folla romanista a un allenatore normale. 

Il tutto in appena 3 partite? Com'è possibile? Con un Lukaku in più tra l'altro. 
Il calcio è pieno di stagioni con false partenze che si sono rivelate poi si di successo e la Roma, ha una rosa in grado di migliorare la stagione precedente (almeno in campionato). 

C'è un altro piccolo paradosso, quasi un'attenuante o magari una colpa. La Roma del settlement agreement aveva la forza di un gruppo ormai cementato, il mercato poi ha portato Paredes, Sanches, soprattutto (Aouar c'è da luglio) che hanno ingolosito Mourinho. Il risultato è stato quello di poter sperimentare un qualcosa di già consolidato. 

Stringendo le tante chiacchiere e ragionamenti, come si fa a essere così pessimisti con la Roma di Dybala e Lukaku? Forse perché aleggia lo spettro di un qualcosa di cui siamo, in un certo senso, abituato, ma che è ancora troppo presto per nominarlo. 


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