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La curiosità sul modulo con cui la Roma affronterà il Torino. Mourinho è chiamato a essere Special con l'abbondanza in rosa

di Luca d'Alessandro

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La prossima gara contro il Torino in campionato è una di quelle partite molto complicate da giocare. Sia perché i granata sono da sempre una squadra molto ostica da affrontare, sia perché la gara d'andata, che ha visto la Roma pareggiare nei minuti di recupero con Matic, dopo il rigore fallito da Belotti, con il toro che ha fatto una buona prestazione, sicuramente non è andata giù né a mister Juric né a molti giocatori che già dopo la gara contro il Sassuolo hanno dichiarato di volersi prendere la rivincita in casa propria. 

Il quesito in casa giallorossa però è legato all'abbondanza che ha Mourinho e se darà seguito o no, al ritorno della difesa a quattro. Non solo, perché le recenti prestazioni possono portare anche a dei cambiamenti in attacco. Ma andiamo in ordine:

Il modulo più gettonato è quello canonico del 3-5-2/3-4-2-1. Vuoi perché, come abbiamo detto la partita è ostica, vuoi perché Mourinho a più riprese ha dichiarato come il modulo mascheri le mancanze della squadra, vuoi perché sono due stagioni che si va avanti in questa maniera e la squadra lo ha assimilato. 

Un'eventuale difesa a quattro, molto probabilmente vedrebbe out Mancini con Ibanez e Smalling a fare i marcatori, a meno che Llorente non abbia convinto talmente tanto Mourinho da riproporlo titolare, soprattutto per dare un'uscita di palla più pulita, viste le sue doti di passaggio. 

Stabilite le opzioni difensive, si passa a quelle di centrocampo e di conseguenza a quelle dell'attacco. In mediana ritorna Cristante, giocatore fin qui sempre presente nelle gerarchie del tecnico. Abbiamo visto come lui e Matic, in questa seconda parte di stagione abbiamo formato una coppia molto affidabile e performante. Però Wijnaldum scalpita ed è obbligo del tecnico riuscire a far giocare i migliori giocatori, nelle posizioni a loro più congeniali. Contro la Sampdoria la fase offensiva della Roma passava da un 4-1-2-1-2 al 4-3-3 e l'olandese, da mezzala ha fatto la differenza, cosa che non ha fatto né quando è stato messo nei 2 di centrocampo, né quando ha agito da vice-Pellegrini nei due a supporto delle punta centrale. 

Punta centrale che magari non ci sarà e non sarebbe la prima volta. L'esempio è stato quello della gara contro la Juventus, ma non solo. Magari visto il buon momento di El Shaarawy, Mou potrebbe decidere di dargli una maglia da titolare e schierare Dybala falso nueve con Pellegrini o Wijnaldum (parte più indietro nelle gerarchie Solbakken) a supporto. 

Tante ipotesi tattiche a disposizione di Mourinho che poi è quello che si auspicano tutti gli allenatori. Una grande certezza (il modulo con la difesa a tre), per il resto la palla passa allo Special One, chiamato ancora una volta a dimostrarsi tale e mandare in campo la formazione giusta per tornare a casa con i tre punti. 


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