Ma davvero servivano le parole di Pinto in difesa di Mou per sapere che società e allenatore remano dalla stessa parte?
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Prima di Sassuolo-Roma Tiago Pinto è intervenuto ai microfoni di DAZN in difesa di José Mourinho. Il General Manager giallorosso ha protetto il proprio allenatore, sostenendo che le parole dello Special One alla vigilia della partita sull’arbitro Marcenaro non erano né offensive né un attacco. Tralasciando la correttezza o meno del contenuto della difesa di Pinto (il GM sostiene che anche altri allenatori e dirigenti hanno criticato gli arbitri, ma andrebbe fatto notare che nessuno – a differenza di Mou – lo ha fatto prima di una partita), le parole del dirigente giallorosso hanno dimostrato un’unione di intenti tra società e allenatore e – a detta di molti – questa sembra essere una grande notizia. Ma davvero servivano le parole di Pinto in difesa di Mou per sapere che società e allenatore remano dalla stessa parte? E ancora, davvero è la prima volta in cui Pinto difende il suo allenatore?
PINTO AVEVA GIÀ DIFESO MOU E LA ROMA - Procediamo con calma e rispondiamo prima alla seconda domanda. Senza andare troppo a ritroso nel tempo, poco più di una settimana fa – prima di Roma-Udinese – a Pinto è stato chiesto se condividesse l’opinione di Mourinho, secondo cui alcuni giocatori fanno fatica in trasferta perché sentono la mancanza della famiglia. “Mourinho sa ben toccare le corde dei calciatori, quindi mi sta bene ciò che ha detto”: questa la risposta di Tiago Pinto, che dimostra chiaramente come il GM sostenga in pieno l’operato del suo allenatore. Ma c’è dell’altro. Mou ha spesso lamentato di sentirsi solo nelle sue “battaglie” (rigorosamente tra virgolette) contro Lega e arbitraggi negativi. Prima di Inter-Roma del 29 ottobre, Pinto si è però lamentato del calendario, sostenendo di non comprendere perché la Roma non giochi mai di lunedì dopo l’Europa League. Andando più indietro nel tempo, dopo la finale di Europa League Pinto ha apertamente difeso Mourinho e criticato l’arbitraggio di Taylor con una dura nota diffusa all’Ansa. Stupisce, quindi, il grande entusiasmo intorno alle dichiarazioni di Pinto in difesa di Mou prima di Sassuolo-Roma.
ROMA, PINTO E MOU: TUTTI DALLA STESSA PARTE - Ma quello che stupisce maggiormente sono le conclusioni a cui si è giunti. Questo feeling rinnovato (parola usata non a caso) tra la società e l’allenatore significa che ora la Roma e Mourinho remano dalla stessa parte? No. E il motivo è semplice: la Roma e Mourinho hanno sempre remato dalla stessa parte, come hanno sempre sostenuto sia Pinto (in qualità di rappresentante del club) sia l'allenatore. Possono esserci state incomprensioni, visioni differenti, richieste non esaudite, ma che la Roma, Pinto e Mourinho stiano tutti dalla stessa parte non può mai essere messo in dubbio. Pinto e Mourinho oggi rappresentano la Roma, a oggi sono la Roma, il loro bene è il bene della Roma. Nessuno può lavorare contro sé stesso, entrambi continueranno a lavorare per il bene della Roma e per il bene della propria carriera, che (se ancora non fosse chiaro) da più di due anni a oggi coincidono.