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Roma-Feyenoord, il dubbio amletico: Dybala sì o Dybala no?

di Marco Campanella
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Campanella

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A poche ore dal fischio d'inizio di Roma-Feyenoord, José Mourinho si ritrova nella scomoda situazione di dover prendere una scelta molto importante di formazione: se schierare dal primo minuto o almeno a gara in corso Paulo Dybala oppure non rischiarlo. In una gara come quella di questa sera, dove in palio c'è una semifinale di Europa League e l'obbligo di dover ribaltare l'1-0 di Rotterdam, l'impiego e il minutaggio de La Joya di Laguna Larga potrebbe essere un crocevia importante per il finale di stagione della Roma. A tal riguardo, infatti, Mourinho ha dichiarato in conferenza stampa che deve decidere se far giocare il numero 21 oppure non rischiarlo completamente, prendendosi quest'ultime ore per provarlo a ritmi più alti. 

ROMA-FEYENOORD, DYBALA SÌ - Qualora Dybala dovesse giocare, significherebbe che sta in buone condizioni per dare la sua mano alla squadra. In questo caso, sarà difficile rinunciare a un giocatore come Dybala, capace di inventarsi la giocata che risolve il match. Questo Mourinho lo sa benissimo: in molteplici occasioni, lo Special One ha voluto ribadire il concetto che c'è una Roma con Dybala e una senza, come a sottolineare quanto il numero 21 sia fondamentale per vincere le partite. Queste premesse, quindi, lasciano immagine che il tecnico stia sperando di recuperare il suo campione, in vista di questo appuntamento cruciale nel proprio cammino europeo. 

ROMA-FEYENOORD, DYBALA NO - Analizzando più approfonditamente, però, bisogna chiedersi: ha davvero senso rischiare Dybala questa sera? L'argentino è uscito malconcio proprio nel turno d'andata contro il Feyenoord, riuscendo almeno ad arginare i danni. Soffermiamoci proprio sul match del de Kuip: la Joya ha lasciato il campo al minuto 26, con la Roma che da quel momento in poi ha comunque avuto tante occasioni per segnare e tornare a casa senza la sconfitta (su tutte, il clamoroso palo colpito da Lorenzo Pellegrini nel primo tempo e la sfortunata traversa sul colpo di testa di Roger Ibanez, nella ripresa). Oltre a questo, c'è da fare anche un discorso a lungo termine. Alla Roma è rimasto più o meno un mese e mezzo di partite, in cui dovrà difendere con le unghie e con i denti il terzo posto in classifica, per raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League. Qualora dovesse scendere stasera in campo Dybala e subire una ricaduta, Mourinho correrebbe il grosso rischio di doverlo salutare per le gare cruciali del finale di stagione: su tutte nella prossima trasferta di Bergamo contro l'Atalanta, oppure negli scontri diretti casalinghi contro Milan e Inter che sanno di veri e propri spareggi Champions. 

Sono tante le cose sul piatto, vediamo Mourinho cosa si inventerà, ma tanto l'ultima parola la dirà sempre il campo. 


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