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Spinta laterale

di Alessandro Carducci
Fonte: Il podcast di Alessandro Carducci

Nuovo appuntamento con i podcast di VoceGialloRossa.it: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, approfondiremo con le voci dei nostri redattori uno dei temi più importanti della giornata.

La sosta per le Nazionali sta consentendo all’ambiente Roma di respirare un po’ e di prendere una boccata d’aria, allentando la tensione come una pentola alla quale sia stato tolto il coperchio mentre l’acqua bolle. Coperchio che, in parte, era già saltato al derby, con tanto nervosismo distribuito sia dentro, sia fuori dal campo.
Al rientro, non ci si fermerà più fino alla fine del campionato con l’Europa League che, ad aprile, riprenderà il suo corso. Momenti ad alta tensione, quindi, in cui servirà il 100% da parte di tutti.

ESTERNI – Di solito, il primo a essere citato è Paulo Dybala, che ha spesso trascinato la Roma in questi mesi, poi si fanno i nomi di Pellegrini, Abraham e via discorrendo tutti gli altri. Servirà, però, certamente anche maggiore apporto da parte degli esterni.
Chiariamo subito: è proprio il gioco della Roma a coinvolgerli meno rispetto ad altre squadre. I giallorossi sono tra le squadre a giocare meno palle laterale di tutti in Serie A, la penultima per numero di cross effettuati. D’altronde, Mourinho predilige gli scambi stretti per vie centrali, con Dybala e Pellegrini catalizzatori del gioco, oppure gli attacchi diretti alla linea avversaria con i lanci da dietro a scavalcare la difesa (da parte di Cristante, Matic e Mancini, per citarne alcuni).
Fatta questa debita premessa, più che di una maggiore spinta, la Roma ha bisogno di una maggiore incisività degli esterni che, per diverse ragioni, non stanno rendendo quanto potrebbero.

DESTRA – Iniziamo dalla fascia destra: Karsdorp è stato travolto dal tornado in seguito alle parole di Mourinho dopo la gara contro il Sassuolo, ma, ad onor del vero, non è che fino a quel momento avesse disputato una grandissima stagione, sicuramente al di sotto del livello della scorsa. Il suo alter ego, Celik, ha deluso, mostrando buona applicazione difensiva e una totale mancanza di peso in avanti.
Si è inserito anche Zalewski nella corsa ma l’esterno italo polacco ha due problemi: innanzitutto, predilige giocare dall’altra parte e poi non è un terzino, il che significa che difensivamente non sarà mai al livello di chi è nato e cresciuto con quei compiti.
Dall’altra parte, a sinistra, le cose migliorano ma solo fino a un certo punto: lo stesso Zalewski gioca meglio lì ma, al momento, il titolare è Spinazzola che, nelle ultime settimane, dopo mesi di buio, sembra essersi avvicinato ai livelli pre Europeo, sebbene non possa certo giocare ora ogni tre giorni e sempre allo stesso livello.

Una situazione che in estate potrebbe trovare sviluppi ma, intanto, Mourinho avrà bisogno anche del supporto dei suoi esterni per non rendere la Roma troppo prevedibile e per allargare le difese avversarie.


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