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Vedi Napoli e poi chissà... all'andata fu decisiva una giocata di Osimhen. La Roma attuale va al Maradona consapevole di poter far punti

di Luca d'Alessandro
Fonte: Il podcast di Luca d'Alessandro

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“Vedi Napoli e poi muori” disse Goethe per omaggiare la città alle pendici del Vesuvio. Vedi il Napoli di Spalletti e rimani ammaliato dal gioco. vedi i punti in classifica ed è lì in testa, solitario a 50, poi le altre. Vedi la Roma di Mourinho e in campo è quasi ferma, compatta, in attesa che un episodio possa scuoterla e scuotere le sue partite. E invece no! Un po' come tutti noi, quando sembriamo fermi, in realtà è soltanto apparenza perché dentro e intorno a noi tutto è in continuo movimento. Così è anche per la Roma di Mourinho. Essere una squadra compatta è diventato segno di mancanza di idee/cattivo gioco e non più un plus solito di quelle squadre, spesso, poi, alla fine della fiera, vincenti. Essere Dybala dipendenti anche sembra un segno di debolezza e non un pregio, vista la bravura del campione del mondo, ovverosia quello che poi succede a tutte le squadre che si affidano, giustamente, al loro fuoriclasse. Una visione negativa che, anche per il gioco delle parti, porta la Roma a essere vittima sacrificale al Maradona, intenta a limitare i danni che le provocherà il duo Kvaratskhelia-Osimhen, in un no-match. Quasi inutile sottolineare come in questo inizio di 2023, il Napoli ha già perso 2 volte (contro l'Inter al Meazza e contro la Cremonese in Coppa Italia, per cui i tifosi giallorossi stanno ancora ringraziando), mentre la Roma è imbattuta, ha superato il turno di Coppa e anche quando era ormai bella che morta, sotto di 2 gol, proprio al Meazza, è risorta, ancora una volta, dalla proprie ceneri. Le stesse con cui ha provato a nascondere il caso Zaniolo, poi rivelatosi troppo ardente per tenerlo nascosto. Nonostante anche questa situazione che ovviamente destabilizza, questa Roma, apparentemente ferma, è riuscita a fare meglio di tutte in queste prime gare dell'anno nuovo. All'andata finì 1-0 per la banda Spalletti, grazie a un gol capolavoro di Osimhen, ma Mourinho, a modo suo, aveva imbrigliato le armi partenopee, tanto che Karsdorp, prima di essere condannato per alto tradimento, giocò una delle sue migliori partite in giallorosso. Adesso, la Roma vedrà Napoli e poi chissà..."


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