Zalewski saluta un deludente Mondiale: adesso deve tornare protagonista con la Roma
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Campanella
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Il Mondiale in Qatar è circa a metà del suo percorso. Da questa competizione, il mondo Roma si aspettava forse qualcosa in più dai giallorossi impegnati in Medio Oriente. In particolare, da Nicola Zalewski.
Il polacco, alla vigilia del torneo, era forse l'unico più sicuro di avere un notevole minutaggio. Matias Vina non è un titolarissimo dell'Uruguay; Rui Patricio, sebbene abbia fatto la storia del Portogallo, ha perso il posto da numero 1 negli ultimi anni. Lo stesso Paulo Dybala non è mai stato una pedina fondamentale nelle gerarchie dell'Argentina. Su Zalewski, quindi, c'erano molte aspettative e le premesse del caso c'erano tutte: nella prima partita contro il Messico, infatti, il CT della Polonia decide di puntare sul numero 59 della Roma, dal primo minuto. La partita termina 0-0, con il romanista che lascia il campo dopo soli 45 minuti. Da qui in poi, qualcosa cambia nelle gerarchie.
Contro l'Arabia Saudita, Frankowski viene preferito a Zalewski, con quest'ultimo costretto a guardare l'intera gara dalla panchina. Stessa sorte gli è toccata anche per il match qualificazione contro l'Argentina. Il giallorosso si rivedrà in campo solamente agli ottavi di finale contro la Francia, entrando al minuto 71. La Polonia, poi, sarà costretta ad arrendersi sotto i colpi di Giroud e Mbappé, salutando definitivamente il Mondiale.
Si conclude, quindi, con pochi minuti giocati, per un totale di due presenze, e zero gol e zero assist, il primo Mondiale di Nicola Zalewski. Considerando il fatto che il ragazzo abbia 20 anni e che questo è stato il debutto in una competizione internazionale di tale calibro, non ci sarebbe nulla da preoccuparsi. La situazione cambierebbe leggermente, però, se estendessimo il discorso all'intera prima parte della stagione corrente. Zalewski, dopo la seconda frazione dell'annata scorsa giocata sempre ad alti ritmi, era chiamato a diventare una certezza per la squadra di José Mourinho quest'anno. Con uno Spinazzola ancora lontano dei livelli pre-infortunio, il caso Karsdorp e Celik ancora alle prese con l'ambientamento nella nuova piazza, anche Zalewski ha mostrato un po' di alti e bassi. Il polacco nato a Tivoli non deve cadere nel beffardo destino di molti giovani del vivaio che non stanno mantenendo le aspettative: possiamo citare il caso di Felix Afena-Gyan e di Riccardo Calafiori, ma anche di Ebrima Darboe ed Edoardo Bove (quest'ultimo non ha quasi mai trovato lo spazio giusto in rosa e, al momento, sembrerebbe vicino a un prestito per farsi le ossa).
Calma, però, adesso per Zalewski arriva un periodo dove poter rifiatare per bene, in vista della seconda parte di stagione da fare al meglio. I prossimi mesi, infatti, saranno importanti per tornare protagonista con la sua Roma. E per ribadire la fiducia del club nei suoi confronti, sembrerebbe pronto un adeguamento di contratto, che andrebbe ad aumentare il suo stipendio attuale di 500.000 euro a stagione.