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Conferenza stampa - Ranieri: "Il Tottenham macina gioco, ti martella. Non mi aspetto chissà cosa in queste partite. Dybala non ha dolore". VIDEO!

di Benedetta Uccheddu
Fonte: Dall'inviato Gabriele Chiocchio

Tra poco si terrà la conferenza stampa di Claudio Ranieri alla vigilia del match contro il Tottenham. Come di consueto, Vocegiallorossa.it fornirà le parole del tecnico della Roma in tempo reale. 

La partita di domani sarà una partita che conta di più per la classifica o per il morale?
"Non sarà una partita facile e lo sappiamo, il Tottenham nelle ultime 15 partite che ha giocato in Europa ne ha vinte 13 e ne ha pareggiate 2. Stanno in un momento eccellente perché hanno fatto 4 gol al City, ma se vediamo le ultime partite che hanno giocato si hanno perso 2 volte, ma le altre hanno vinto 2 volte appunto con il City, con lo United, con l'Aston Villa. È una squadra che macina gioco, ti martella, pressa, vengono sempre in avanti azioni su azioni. E' quel tipo di calcio che io amo, amo perché dà delle emozioni grandissime ai propri tifosi. L'allenatore sta facendo un lavoro eccellente, meraviglioso, per cui gli faccio veramente i miei complimenti". 

Su Hummels. Quale atteggiamento la Roma dovrà seguire domani?
"Innanzitutto è venuto Hummels perché rappresenta un grossissimo giocatore a livello internazionale, non perché giochi o non giochi. Non è pre tattica, domani mattina, parte che devo parlare un po' con tutti. Li ho lasciati, diciamo, liberi mentalmente e domani mattina parlerò con Hummels, parlerò un po' con tutti, proprio per capire ancora di più. Ha fatto i primi 45 minuti, vediamo se ha recuperato tutte queste cose qua. Perciò sono sereno sotto questo punto di vista, perché è la prestazione che abbiamo fatto a Napoli. Non mi è dispiaciuto, abbiamo perso. Abbiamo perso per un'indecisione, per una mancanza forse di visione, di traiettoria, no? Perché andavamo sulla palla lunga e invece Di Lorenzo è stato bravo a portarsela dentro e lì ci hanno sorpreso. Ma la squadra ha reagito bene, ha lottato fino in fondo, ha cercato il pareggio. E queste per me sono cose importanti, era quello che gli avevo chiesto ai ragazzi. Però quello che io chiedo ai ragazzi è dare tutto al 100%. Questa è la prestazione, tu la devi dare. Poi puoi giocare bene o male, ma tu devi uscire dal campo soddisfatto di aver dato tutto. Abbiamo sbagliato alcune cose. Sicuramente non mi aspettavo quel tipo di partita, perché avevo detto ai ragazzi, un'azione la fanno loro, un'azione la dobbiamo fare noi. Invece siamo stati un pochettino titubanti, abbiamo sbagliato alcune giocate nel primo tempo, abbiamo sbagliato un pochino troppi passaggi, però la prestazione c'è. Non è che arriva il nuovo allenatore di punto in bianco e cambia tutto, non ha la bacchetta. Io vorrei dire che siamo un po' come quel malato che sta lì e arriva al dottore e cerca di trovare l'antidoto giusto per far reagire il malato. Il malato sta reagendo, sta reagendo perché li vedo con voglia di fare durante gli allenamenti, durante le nostre sedute tattiche. Per cui io sono moderatamente positivo. Certo non mi aspetto in queste tre partite chissà cosa, per cui i ragazzi lo sanno. Quello che dobbiamo fare è, come ho detto, cominciare a mettere nella nostra mente la voglia di lottare fino all'ultimo secondo".

Quanto è stimolante la partita di domani? Dybala sarà in grado di giocare domani?
"È di altissimo stimolo, perché io  non è che voglio comparare, capitemi bene, però io non ho avuto partite amichevoli per valutare tutte le opzioni che posso avere. E questa non è una partita amichevole, abbiamo di fronte una squadra che è magnifica, è in testa alla classifica per i gol segnati nel campionato inglese, è prima in classifica per il pressing che ti porta, non ci faranno respirare, e noi dovremmo essere molto scaltri, molto intelligenti ad affrontare questa squadra. Perciò io sono contento, io ci tengo a ogni partita, anche quando giochiamo tra di noi, ci tengo. Oggi si è allenato e non soffre di nessun dolorino, per cui anche lui deciderà domani quello che posso fare. Ripeto ancora una volta, una cosa avere Dybala e una cosa è non averlo. Per questo l'ho messo quei pochi minuti, perché ho detto magari puoi inventare un passaggio filtrante, puoi inventare una punizione. Proprio perché non lo volevo mettere, l'ho portato solo perché lui mi ha chiesto di stare con la squadra, perché è un ragazzo molto attaccato ai suoi compagni, alla squadra, a tutto. Sennò non l'avrei neanche portato a Napoli. L'ho messo dentro proprio come ultima cosa, proprio dico vediamo se riesce a fare qualcosa. Ma quello che gli ho chiesto, gli ho detto non ti far male perché se no è inutile che ti abbia messo dentro gli ultimi tre minuti".

La scelta di schierare tanti difensori centrali dal peso specifico è importante, può dipendere anche dal fatto che il Tottenham concede molti gol su calci piazzati?
"
Mi piace, lei già ha fatto la formazione e ha messo già i tre difensori, se non ho contato male. Era una paraculata questa, ride (ndr)".

La domanda sul peso specifico dei centrali.
"No, abbiamo studiato questa squadra naturalmente, l'ho detto, a me piace, piace come attacca, è veramente una bella macchina che spinge al massimo il suo motore. Ho detto anche ai ragazzi che noi dobbiamo essere intelligenti, tatticamente molto furbi, perché come teniamo palla ce la strappano e per cui dobbiamo far viaggiare la palla velocemente".

La Roma è particolarmente che vicina al suo cuore, avrebbe fatto lo stesso per il Leicester?
"Quando mi sono ritirato non pensavo minimamente di poter tornare le due squadre che mi potevano riportare sui campi da calcio, una era la Roma, l'altra era il Cagliari. Mi auguravo di non tornare, perché tornare significava che non stavano andando bene queste due squadre. Per quanto riguarda il Leicester sono convinto, sono sicuro che si riprenderà al più presto perché ha una tifoseria, una dirigenza all'altezza. Gli auguro veramente di uscire da questo momento negativo".

Nel 2016 ha spezzato il cuore dei tifosi del Tottenham, vincendo il campionato con il Leicester, pensa domani di poter ripetere questo? 
"Me lo sta augurando, io spero di sì".

Ranieri ai canali ufficiali del club.

"Sappiamo dove abbiamo sbagliato, cosa dobbiamo fare per migliorare. Naturalmente, solo il lavoro ci può ripagare alla fine. È come un malato che sta in terapia intensiva. Bisogna dargli ossigeno, forza, determinazione, autostima, perché i ragazzi hanno perso autostima. A me non è dispiaciuta la partita contro il Napoli, certo. Non abbiamo giocato rapidamente come avevo chiesto. Ne abbiamo parlato. Credo che hanno capito quello che chiedevo e quello che voglio da loro. Naturalmente è un approccio differente da quello che erano abituati a fare negli ultimi anni. Dobbiamo continuare, continuare ad avere fiducia, a lottare. Andiamo a giocare contro una squadra che prima come pressing della Premier League, prima come occasioni da gol, prima come gol fatti, pressano dalla mattina alla sera. Hanno dei giocatori che hanno un'alta velocità pazzesca e noi andiamo lì con la nostra voglia. Se siamo furbi, intelligenti, gli creiamo dei grossi problemi. Sennò dobbiamo fare come il pugile, stare lì coperti e non prenderne troppi di colpi, perché sennò poi dopo ci fanno male. Noi dobbiamo rispondere colpo su colpo".

Lei è uno che conosce molto bene il calcio inglese. Anche a livello ambientale bisognerà tapparsi le orecchie e giocare, andare dritto.
"Adesso non so qual è il complesso, ma la curva "calda" del tifo del Tottenham, è stata fatta dagli ingegneri acustici di un noto complesso, proprio per far rimbombare bene tutto lo stadio. Perciò noi sappiamo quello che affrontiamo. Andiamo lì ma senza paura, a viso aperto e a fare la nostra partita. Dobbiamo tirarci fuori e soltanto noi, con la nostra voglia, con la nostra intelligenza, con il nostro sacrificio, riusciremo a farlo".


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