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Conferenza stampa - Ranieri: "Pellegrini? Non credo vada via. Soulé resta sicuramente. Dobbiamo giocare in avanti, non sono uomo da possesso palla"

di Marco Campanella

Ecco le parole di Claudio Ranieri alla conferenza stampa di presentazione alla partita contro il Genoa di venerdì 17.

Sulla partita contro il Genoa
"Sicuramente, con un centrocampo a tre siamo più pragmatici, le preventive che chiedo io sono quelle dei difensori per non fare partire le punte. Vieira ha dato una sua conformazione molto pratica al Genoa, sono determinati e chiudono gli spazi molto velocemente, dovremmo fare una partita di grande intelligenza tattica".

Su Pellegrini
"Non credo che se ne vada, se dovesse venire una squadra e lui volesse andare faremo le nostre considerazioni. Ma non credo se ne voglia andare, è una mia considerazione".

Su Soulé
"Io credo molto nel ragazzo, credo sia un giocatore per il futuro della Roma, sta migliorando sotto l'aspetto pratico, di toccare meno la palla. Sicuramente resta con noi perché io credo molto in lui ee avrà l'occasione per dimostrarlo".

Farete qualcosa per i tifosi che non possono andare a Udine data la chiusura della trasferta?
"Non sapevo di questa notizia. Noi giochiamo per i tifosi, il tifo è la cosa più bella che ci possa essere. La società farà i passi che riterrà opportuni e soprattutto per la Questura che spero possa farci portare i nostri tifosi a Udine".

Cosa ne pensa di Baldanzi?
"Lo sto preferendo a Soulé perché ha fatto i 6 mesi di adattamento l'anno scorso. È un ragazzo che tengo molto in considerazione".

Sul mercato, Rensch e Costa
"Non parlo di mercato e tanto meno di giocatori che escono sui giornali. Cerco un giocatore da Roma, cerco di non sbagliare il giocatore per la Roma di quest'anno e per quella che verrà, cerco un esterno che possa giocare a 3 o a 4, che possa attaccare e difendere e giocare sia a destra che a sinistra".

A che obiettivi può puntare la Roma?
"Il mio obiettivo è di giocare partita dopo partita, non ho mai preso in giro i tifosi nella mia carriera e non voglio promettere traguardi che poi non riusciamo a realizzare. Ci interessano tutte le competizioni e poi vedremo, se gli altri saranno più furbi, scaltri e forti di noi gli faremo i complimenti. Noi ci stiamo attrezzando per essere competitivi, ho fatto cinque cambi e sono entrati tutti con la testa giusta. Ora faremo 3 partite a settimana e dobbiamo essere sul pezzo, riuscendo a recuperare da partite fisiche, ma soprattutto nervose".

Che idea si è fatta sulla squadra a livello mentale
"Credo sia un problema di attenzione e mi dispiace, oltre a fargli vedere i filmati e lavorare io non so cosa fare. Ormai le preventive le fanno tutti e partono subito in ripartenza. Mi dispiace perché ci siamo persi nel nostro momento migliore. Attacchiamo con troppe persone, se 5 salgono 2 devono rimanere a fare da sentinelle con la difesa. Se andiamo a rivedere il gol, è stato un rimpallo perso, non abbiamo fatto fallo, abbiamo chiuso in tre e la palla è scivolata dall'altra parte. Perché col Tottenham siamo rimasti sul pezzo fino in fondo e adesso no? Io li interrogo su questo. Siamo la squadra che ha preso più ripartenze in Serie A e dobbiamo stare attenti perché le squadre ci giocano su questo, io ci giocherei".

La squadra è migliore rispetto a quella che ha trovato al suo arrivo?
"Me l'aspettavo così, quando si cambia allenatore per la terza volta è perché ci sono dei problemi, mi aspettavo queste problematiche. I ragazzi adesso vengono con la voglia di lavorare, lavorano duramente. Contro il Como abbiamo corso di più rispetto alla partita contro la Lazio, ma bisogna correre bene. Ora la squadra si è sistemata un po', ma non sono contento perché vorrei delle cose in più. Mi auguro che piano piano i ragazzi riescano a metterle in pratica".

Su Cristante.
"Lo rivedremo sicuramente. Io con lui ci parlo, adesso ha ricominciato a lavorare sul campo, i test sono an posto e adesso deve soltanto riprendere il passo. Spero di averlo disponibile da settimana prossima".

Contro il Bologna ci sono state tre occasioni in cui la Roma è tornata indietro al posto di attaccare in avanti. È questa la Roma di Ranieri?
"Se un po' mi conosce direi di no, la squadra di Ranieri deve giocare in avanti, per questo stiamo lavorando. Sto lavorando sull'immettere le mie convinzioni, non sono un uomo da possesso palla e su questo ci stiamo lavorando".


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