Continua il mal di trasferta, ma il bicchiere è mezzo pieno
Fonte: Il podcast di Marco Campanella
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La Roma riacciuffa il pareggio allo Stadio Dall'Ara grazie al rigore dell'ultimo secondo segnato da Artem Dovbyk contro il Bologna di Vincenzo Italiano, rimandando ancora una volta l’appuntamento con la vittoria in trasferta. I giallorossi, infatti, non portano i tre punti a casa lontani dalle mura amiche da addirittura lo scorso 25 aprile, seguendo le orme della Roma del primo Zeman che tra settembre 1998 e marzo 1999 mancò la vittoria in esterna proprio in 17 partite.
Restando sulla gara di Bologna, sono tante le cose che Claudio Ranieri dovrà rivedere della propria squadra, autrice di una prestazione lontana da quella fatta nel derby contro la Lazio di qualche giorno fa: come, per esempio, il settimo gol subito su contropiede, che rendono la Roma la peggiore in Europa sotto questo punto di vista; oppure, come la pessima gestione dell'iniziale vantaggio, venendo rimontati in meno di 10 minuti dal gol di Saelemaekers. Eppure, è stato importantissimo riuscire a salvare la faccia, uscendo con un punto conquistato nel finale del Dall'Ara, non tanto per una questione di classifica, quanto per il morale. Allargando il discorso, infatti, la Roma nelle ultime tre partite ha affrontato il Milan a San Siro, la Lazio nel derby e il Bologna in trasferta: un bel tour de force contro squadre più avanti in classifica terminato da imbattuta e che ha fruttato 5 punti su 9 disponibili, in cui spiccano senza dubbio i 3 conquistati battendo i rivali biancocelesti. Un bottino, questo, per cui tanti avrebbero messo la firma solo qualche settimana fa e che sembrava impossibile nei mesi a dietro. Grazie al rigore di Dovbyk, quindi, la Roma può continuare la sua scalata verso la risalita con un pizzico di fiducia dato da questi tre risultati utili consecutivi, ma con ancora tantissimo lavoro da fare per sistemare la situazione di classifica.