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El Shaarawy: "La città mi ha accolto due volte alla grande. Sento molto affetto da parte della città e della piazza"

di Benedetta Uccheddu

El Shaarawy ha rilasciato alcune dichiarazio ai microfoni della Lega Serie A. Queste le parole del Faraone:

Sul rapporto con Roma e con la Roma. 
"Sicuramente è il club dove sono stato per più tempo, ho sempre detto che mi sono sempre trovato veramente bene fin dal primo giorno. La città mi ha accolto due volte alla grande. Sento molto affetto da parte della città e della piazza. Quando uno si guarda indietro ovviamente magari dice che si può fare sempre meglio, ma sono soddisfatto del percorso che ho fatto. Ci sono stati alti e bassi, come in tutte le cose, ma ho sempre lavorato per me stesso e per il bene della squadra, ovunque fossi. È stato un percorso positivo per me e di questo sono soddisfatto e contento".

Sulla fascia da capitano.
"La fascia da capitano, soprattutto quella della Roma, è un orgoglio per me ed è un privilegio. Io che ho vissuto anche il periodo in cui  sono stati capitani sia Totti che De Rossi che non solo hanno fatto la storia della Roma, ma anche del calcio italiano, per cui è una fascia molto speciale ed è una grande responsabilità nei confronti del gruppo e dei tifosi. Io  che sono qua da tanto tempo la sento questa responsabilità, è una cosa di cui vdo fiero".

Su Gasperini.
"È un allenatore molto esigente. È un grande maestro di calcio a livello tattico ed è una persona che ti porta veramente al limite, sempre, e anche oltre, negli allenamenti. Però è un lavoro che poi ti ritrovi in partita, durante la stagione e anche all’interno della stessa gara, soprattutto nei secondi tempi. È un allenatore che chiede molta intensità, però lo stiamo seguendo bene, stiamo facendo un buon lavoro. Abbiamo iniziato bene in campionato e siamo sulla strada giusta".

Sul rendimento in attacco e come migliorare la situazione.
"Ci si stimola a vicenda. Nella squyadra ci sono tanti grandi giocatori e bisogna essere in grado, anche quando si entra dalla panchina, di saper fare la differenza, perché la Roma è una squadra che deve puntare per obiettivi importanti e l'allenatore ruota molto in avanti, lo abbiamo visto anche quando  era all'Atalanta, poche volte ha iniziato la partita con la stessa formazione della gara precente, per cui ci sarà sempre da farsi trovare pronti. In questo campionato e nel calcio di oggi, tante partite sono state decise da chi è entrato dopo".

Quanto incidono gli obiettivi stagionali sul rendimento del gruppo?
"A livello di squadra sicuramente centrare l’obiettivo della Champions, perché è tanto tempo che la Roma non è in Champions. Quello è l’obiettivo primario. Cerchiamo di arrivare fino a fine stagione anche in Europa League, perché ci teniamo parecchio. Anche arrivare in fondo in Coppa Italia è importante per noi. Dal punto di vista individuale cerco di giocare con continuità, ritagliarmi più spazio possibile e cercare di mettermi in evidenza per il bene della squadra".


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