ESCLUSIVA VG - Godeas: "Roma favorita con la cura Ranieri ma occhio alla qualità del Como. Dovbyk può andare in doppia cifra senza problemi"
Denis Godeas, ex attaccante, tra le altre, del Como, ha giocato Como-Roma ai microfoni di Vocegiallorossa.it.
Ranieri ha rivitalizzato la Roma, Fabregas punta sul gioco per salvare il Como: che partita sarà?
“Non c'è più nessun dubbio sul fatto che Ranieri abbia ridato vita alla Roma, sta facendo esattamente quello che mi aspettavo. Nonostante l'annata travagliata, sono sicuro che a breve, anche grazie al mercato, vedremo la versione migliore dei giallorossi. Per quanto riguarda oggi, mi aspetto una Roma che faccia la partita ma non sarà un risultato scontato perché il Como ha tanto talento. Penso a Nico Paz, il talento più promettente in Serie A in questo momento, peccato che non sia italiano. Ovviamente mi aspetto tanto anche da tutto l'attacco della Roma, chiamato a dare qualcosa in più vista l'importanza della partita".
Cosa sta mancando, soprattutto a Dovbyk?
"Dovbyk mi piace, è un attaccante di riferimento in area di rigore, ce ne sono pochi oggi. Sono sicuro che farà bene, magari non avrà le caratteristiche di un Ibrahimovic o giocatori simili, ma può andare in doppia cifra senza problemi. Naturalmente ha bisogno anche dei suoi compagni di squadra perché è un attaccante alla Haaland, uno di quelli che per segnare ha bisogno che la sua squadra produca tante azioni offensive".
Quali obiettivi deve porsi la Roma in una stagione con tre allenatori?
"Quando cambi tre allenatori in un anno, ancora di più a metà stagione, non è mai una cosa positiva, certo. Ranieri però è l'uomo giusto e sta normalizzando la situazione, pensare a un posto in Champions League in questo momento è un'utopia ma sono sicuro che la Roma, anche tramite le coppe, possa e debba puntare a un posto in Europa. L'aspetto principale è che tutto il contesto torni sereno, magari, come già detto, sfruttando anche il mercato".
Nella tua Trieste hai giocato anche con Aquilani: senza infortuni avrebbe avuto una carriera ancora più importante?
"Alberto quando ha giocato nella Triestina era molto giovane, appena uscito dalla Primavera della Roma. Credo però che non possa lamentarsi della sua carriera, visto che ha giocato in tante squadre importanti. Notai subito che aveva talento e anche tanti gol nelle gambe".
Contro la Roma segnasti il tuo primo gol in Serie A, proprio con la maglia del Como: sono passati 22 anni...
"Pensa che ricordo tutti i miei gol, figurati il mio primo in Serie A. Quando giocavo però pensavo solo al bene della squadra. Quell'anno non stavamo andando bene, ebbi anche alcuni problemi fisici. Adesso vivo con più soddisfazione i miei ricordi del passato come calciatore e devo dire che aver segnato il mio primo gol nella massima serie contro una grande squadra e in uno stadio bellissimo come l'Olimpico, mi rende orgoglioso".