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Ferguson, così non va: la separazione a gennaio è la soluzione migliore per tutti

di Marco Campanella
Fonte: Il podcast di Marco Campanella

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Non è più un segreto: la Roma si prepara a una profonda rivoluzione offensiva nella finestra di calciomercato invernale. La dirigenza giallorossa, infatti, sta lavorando ininterrottamente per portare a Trigoria Joshua Zirkzee e Giacomo Raspadori. Ma il mercato, si sa, è un gioco di equilibri. Per ogni nuovo innesto, qualcuno deve fare spazio. Ed è qui che entrano in gioco Artem Dovbyk ed Evan Ferguson, entrambi tutt’altro che certi di restare in giallorosso oltre gennaio. Tra i due, però, la situazione dell’attaccante irlandese appare la più semplice - e forse la più logica - da risolvere.

Negli scorsi giorni, la Roma ha già avviato i contatti con il Brighton per interrompere con sei mesi d’anticipo il prestito di Ferguson. Un’operazione tutt’altro che scontata, visto che nell’accordo stipulato a luglio non sono presenti clausole specifiche per una risoluzione anticipata. Serve quindi trovare una quadra, ma la domanda di fondo resta una sola: ha davvero senso andare avanti così? La risposta sembra chiara. A queste condizioni, la permanenza di Ferguson a Roma non conviene a nessuno. Il club giallorosso si ritroverebbe per altri sei mesi un giocatore fuori dai piani di Gasperini, che lo ha spesso richiamato pubblicamente per un atteggiamento non sempre impeccabile in campo e per una difficoltà evidente nell’assorbire lo spirito richiesto dal tecnico. Un corpo estraneo, più che una risorsa. 
Ma non conviene neanche al Brighton. Tenere Ferguson nella Capitale, ai margini della rosa, rischia di deprezzarne ulteriormente il cartellino in vista dell’estate. Gli inglesi, invece, potrebbero scegliere una strada più efficace: puntare su di lui come rinforzo interno per risolvere i propri problemi offensivi, oppure girarlo in prestito a una squadra che creda davvero nel suo rilancio, valorizzandolo negli ultimi sei mesi della stagione.
E, soprattutto, non conviene nemmeno allo stesso Ferguson. Dopo anni complicati, tra infortuni e continuità mai trovata, l’attaccante irlandese ha bisogno di minuti e fiducia per ritrovare un senso al proprio percorso e rilanciare una carriera che rischia di non decollare mai. Restare a Roma senza spazio e senza prospettive non farebbe che prolungare una fase di stallo che, a questo punto, nessuno può più permettersi.

In un mercato che non aspetta nessuno, separarsi oggi potrebbe essere la scelta migliore per tutti.


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