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Cambio Campo - Moscardi: "Il Como deve cercare punti contro chiunque. Belotti? Lotta su ogni pallone"

di Marco Campanella
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Campanella

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Massimo Moscardi, giornalista portoghese di Espansione TV, con il quale abbiamo parlato di Como-Roma.

Il Como di Fabregas è una cenerentola di questa Serie A. Ci puoi spiegare, per chi non la conoscesse, quali sono i punti di forza della squadra comasca? 
"Il Como è un bel mix di giocatori esperti e altri emergenti che però sta pagando molto, oltre alla tradizionale gavetta che attende tutte le neopromosse, gli infortuni. Poi, dopo le prime belle uscite stagionali, i tecnici avversari hanno preso le misure alla squadra di Cesc Fabregas e al suo schema che prevede tre mezzepunte alle spalle di un unico centravanti. Il nome più noto è Nico Paz, ex Real Madrid, nel giro della Nazionale argentina. Sicuramente Gabriel Strefezza e un giocatore sempre imprevedibile con i suoi spunti, mentre a centrocampo gli uomini di riferimento sono Sergi Roberto, che dovrebbe rientrare proprio contro la Roma, e Maximo Perrone, che rimarrà purtroppo fermo ai box fino a febbraio".

Ai nastri di partenza, forse, ci aspettava un Como più protagonista di questo campionato, dato un calciomercato più importanti rispetto alle altre concorrenti per la salvezza. Nonostante qualche buona gara, però, la squadra di Fabregas si trova al 17º posto in classifica. Ci si aspettava una Serie A più alla portata o sono le naturali difficoltà di una squadra neopromossa? 
"È un po' il mix di cose che ho indicato nella precedente risposta. Molto ora dipende dal mercato; come tutti sanno alle spalle c'è una proprietà dalla ricchezza quasi infinita che sicuramente farà interventi massicci per rinforzare ogni reparto. Sicuramente dopo le positive prove iniziali - non dimentichiamo che il Como ha vinto sul campo della capolista Atalanta - la speranza sul lario era di vedere la squadra non dico ai vertici, ma in una posizione più tranquilla".

Il Como è attualmente la seconda peggior difesa del campionato, ma la Roma non ha di certo brillato fin qui in attacco. Che gara dobbiamo aspettarci allo Stadio Giuseppe Sinigaglia?
"Citando un fortunato libro di Jovanotti mi verrebbe di rispondere con.... un grande boh. Il Como sta recuperando gli infortunati; a Venezia in una gara particolare, ai limiti della praticabilità per pioggia e vento, non ha demeritato. Da due turni ha mosso la classifica e mister Fabregas ha chiamato a raccolta il tifo. Per quanto riguarda la Roma, non devo certo spiegare io i progressi mostrati nelle ultime uscite con la cura di Claudio Ranieri. Onestamente alla vigilia, per quanto mi riguarda, è una partita di difficile lettura".

Uno dei grandi acquisti di questo calciomercato, per il Como, è stato Andrea Belotti, preso proprio dalla Roma. Che ne pensi del Gallo? Come giudichi la sua stagione fin qui?
"Non è stata una stagione molto brillante, ma a ben vedere i suoi due gol hanno regalato tre punti al Como che, vista la classifica, non sono pochi. A Venezia è partito titolare e ha segnato. Ha anche lottato con generosità su ogni pallone, cosa che non guasta, per una squadra che deve conquistare la salvezza. Ora attendiamo la sfida con la Roma. L'eventuale nuovo inserimento nell'undici titolare sarebbe un segnale importante".

Roma e Como distano solamente quattro punti in classifica. Questa partita, secondo te, è importante anche per i lariani per restare aggrappati al centro classifica?
"Beh... ogni partita ha grande rilevanza a questo punto, vista la non buona situazione. Ormai il Como non è che può fare troppi calcoli... deve andare ovunque a cercare di portare a casa risultati positivi. Nel suo stadio e anche fuori, anche a San Siro il 23 dicembre con l'Inter". 

Proprio a proposito di Roma, ti aspettavi così tante difficoltà in questo inizio di stagione? 
"Assolutamente no. In un campionato dove è in testa l'Atalanta, e alle sua spalle premono outsider come Lazio e Fiorentina, rispetto alle solite milanesi, Juventus e Napoli, la Roma è l'unica grande assente. Incredibilmente, direi, per rosa, forza dei suoi tifosi e tradizione".

Nelle ultime gare, grazie a Claudio Ranieri, la Roma sta cercando di risollevare le sorti di questa stagione? Che ne pensi della squadra giallorossa? Come la stai vedendo in queste ultime uscite? 
"Un bel problema per il Como. I risultati parlano a favore del nuovo allenatore, ma del resto non avevo alcun dubbio. È l'uomo giusto per rialzare la testa e portare la Roma al livello che le compete; il campionato è equilibrato e questo può essere un fattore per vedere i giallorossi nella parte alta della classifica. Ovvio che però la squadra non possa fare troppe concessioni. Ma vederla quasi in zona salvezza era una stortura. Serviva un Signor Wolf, quello che nel film Pulp Fiction risolve i problemi. Ranieri è la persona più adatta a ricoprire questo ruolo. Sarà un piacere ritrovarlo al Sinigaglia domenica prossima, a prescindere dalle simpatie per una o l'altra squadra".


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