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L'avversario - Alla scoperta dell'Elfsborg

di Alessandro Carducci

Sarà l'Elfsborg di Oscar Hiljemark ad affrontare la Roma nel secondo turno di Europa League.

POCHI PASSAGGI - L'Elfsborg, dopo aver iniziato la stagione, ad aprile, con il 4-2-3-1, è progressivamente passato al 3-4-2-1. La filosofia di gioco degli svedesi è di non tenere troppo palla (è penultima in Svezia nel possesso palla), ma cercare subito la verticalità con Hedlund e Hult ad attaccare le fasce, mentre Zalemi e Qasem cercano spazio sulla trequarti. Importante il lavoro di Baidoo, goleador della squadra con 10 reti (sesto marcatore nel campionato svedese), che svaria per tutta la trequarti aprendo gli spazi per gli inserimenti dei compagni. Da tenere d'occhio anche Ouma, classe 2004, centrocampista strutturato non molto tecnico ma efficiente nello sparecchiare il centrocampo e recuperare palloni, oltre che abile nell'inserirsi in area. Ouma sta attraversando un buon periodo di forma ed è anche reduce da due gol nelle ultime 4 partite.

AMNESIE DIFENSIVE - In fase di non possesso, l'Elfsborg è abbastanza attendista, provando talvolta ad alzare il baricentro, rischiando però tantissimo. Gli svedesi, infatti, tendono ad allungarsi molto facilmente, esponendo la difesa a frequenti imbucate con lanci in verticale precisi che, molto spesso, sorprendono i difensori dell'Elfsborg. Infine, l'esterno sinistro di centrocampo Hult mostra molte lacune nel seguire l'avversario e la Roma potrebbe affondare proprio da quella parte.


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