L'identikit - Alla scoperta di Rensch e i dubbi sul giocatore olandese
Fonte: Alessandro Carducci - Qualifica di osservatore rilasciata dalla FIGC, corso di Match Analyst e Football Data Intelligence con Sics
Sarà molto probabilmente Devyne Rensch il primo colpo del calciomercato invernale della Roma.
CARRIERA – Il terzino dell’Ajax classe 2003 dà i primi calci nel VV Unicum, società con sede a Lelystad, città olandese di circa 77.000 abitanti che ha dato i natali al giocatore di origini surinamesi. All’età di 13 anni, passa nel settore giovanile dell’Ajax, debuttando tra i professionisti nel 2020 con il Jong Ajax, la seconda squadra dei lancieri. Contemporaneamente, fa la trafila delle Nazionali giovanili vincendo l’Europeo U17 nel 2019. Nel 2021, viene convocato dalla Nazionale maggiore, collezionando fin qui appena due presenze. Nel suo Palmares, si possono già contare due scudetti e una coppa olandese con l’Ajax.
I PUNTI DI FORZA – Rensch può giocare sia da esterno, sia da braccetto, andando così a mettere una toppa su entrambi i ruoli con una spesa modesta da parte della Roma. Il giocatore è bravo nell’anticipo e è molto abile nell’inserimento senza palla nel corridoio destro, suo marchio di fabbrica tramite cui penetrare le difese avversarie. Ha una discreta conduzione del pallone e se la cava abbastanza bene nei duelli aerei, grazie a una buona elevazione. Discreta anche la postura del corpo nell’uno contro uno difensivo (ad eccezione del gol del secondo gol della Lazio, nel match di Europa League contro i biancocelesti).
I PUNTI DEBOLI – Rensch sembra essere un calciatore normale, senza particolari picchi. Non ha particolari attitudini né offensive, né difensive. In avanti, al di là della sua capacità di attaccare la profondità nel corridoio, non ha particolari qualità. Non ha un grande dribbling, né un filtrante che spezzi le difese avversarie. Si limita a passaggi abbastanza semplici ed è un esterno atipico perché non gioca mai sulla fascia, né va mai sul fondo a crossare. È addirittura nel 1° percentile per numero di cross, comparato agli altri esterni destri nell’ultimo anno. Significa che chiunque va di più al cross rispetto a lui. In difesa, se la cava benino negli uno contro uno ma non ha delle buonissime letture e ha commesso spesso errori che hanno messo in difficoltà la retroguardia olandese. Bene quando deve agire d’istinto, meno quando c’è pensare a cosa fare. Ha una sufficiente rapidità nei primi metri, ma perde velocità nel lungo. La struttura fisica è nella media.
PERCHÉ RENSCH PUÒ SERVIRE ALLA ROMA – Come già detto, con un colpo la Roma potrebbe mettere una toppa a due ruoli, quello di braccetto destro, già ricoperto in passato, e quello di esterno destro. Con la guida di Claudio Ranieri, magari, Rensch potrebbe migliorare nella letture di alcune situazioni di gioco, sfruttando la sua capacità nell'andare in anticipo per ricoprire il ruolo di vice Mancini, diventando un difensore bravo a difendere in avanti, potendo mettere una pezza sulla fascia destra, secondo necessità.