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Ivan Juric: un passato tra stabilità e smoderatezza

di Benedetta Uccheddu

Testardaggine, scontrosità, passionalità e intransigenza sono l’abc del nuovo allenatore giallorosso: Ivan Juric. Conosciuto a tutti per i suoi trascorsi burrascosi come allenatore del Hellas Verona e Torino, ora si trova alla guida di una Roma da risollevare. Dopo il bienno trascorso a Verona, Juric, ha provato il salto di qualità con il club granata senza raccogliere i risultati sperati. Si sa, la sensazione di non riuscire a dare e fare quel qualcosa in più è frustrante, e con la frustrazione cresce anche la possibilità di arrivare a un punto di non ritorno. Questo è quello che è successo a Juric con il presidente Cairo e con il DS Vagnati, con il quale ha intrattenuto una furiosa lite arrivando quasi alle mani. Una discussione ripresa da un telefono di un giocatore durante un ritiro estivo in Austria. Ma oltre al rapporto con la dirigenza, ciò che si era consumato, arrivando quasi alla rottura totale, era il rapporto con il tifo granata: ricordiamo un dito medio mostrato in maniera veemente alla curva, con annesse dichiarazioni contro il tifo scorbutico e scontroso della tifoseria del Torino. Ciò che si può accertare è che Juric non è per tutti, ci vuole grande pazienza e un grande stomaco capace di sopportare possibili, per non dire quasi scontate, sfuriate. Tra i tanti episodi ricordiamo anche la scenata tra il croato e Vincenzo Italiano, in cui non se le sono mandate a dire a bordo campo, costata a Juric due giornate di squalifica. La Roma e Juric sono state al centro di un teatrino a dir poco esilarante nella scorsa stagione quando, un assistente tecnico di Juric, fu beccato a spiare gli allenamenti della squadra giallorossa guidata da Daniele De Rossi, prima di un match proprio contro il Torino. La beffa è che il tutto accadde durante l’allenamento atletico senza riuscire, quindi, a scoprire le tattiche dell’ex tecnico capitolino. Possiamo dire con certezza, quindi, che il passato del nuovo allenatore della Roma non sia esattamente roseo e placido. Le squadre che ha allenato hanno beneficiato del suo carattere ruvido, con cui ha insegnato ai suoi giocatori la grinta e la cattiveria da mettere in campo per portare a casa il massimo risultato. Da ieri è iniziato il suo cammino da allenatore della Roma e non possiamo far altro che aspettare e vedere questo percorso dove lo condurrà. Una piazza come quella capitolina non è facile da gestire, come dichiarato più volte da De Rossi, per questo la figura di Juric potrebbe diventare o il nuovo capopolo per la tifoseria giallorossa o il nuovo bersaglio a cui mirare in caso di scarsi risultati.


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