Lo scudetto di Nakata, calciatore grazie a Holly e Benji che ha detto basta a 29 anni per girare il mondo
Quando c'è Juventus-Roma il primo nome che viene in mente non è come gli altri. Totti, De Rossi, Falcao e via dicendo. Sono tante le partite che sono associate ai calciatori più rappresentativi della storia giallorossa di ogni epoca e generazione. La gara contro i bianconeri fa sicuramente tornare alla memoria le sfide scudetto degli anni '80 e quelle dal 2013 in poi ma niente forse emozionerà come un nome e cognome: quello di Hidetoshi Nakata.
GOL SCUDETTO - La storia la conoscono anche i muri. Arrivato nella Capitale nel gennaio 2000 dal Perugia in cambio di soldi e della meteora Alenicev, a Hidetoshi bastò poco per entrare nella leggenda, nonostante il poco spazio trovato, avendo la sfortuna di giocarsi il posto con Totti. Nakata lasciò il segno dal 6 al 12 maggio 2001, quando contava. La gara contro la Juventus fu ovviamente l'apice: la squadra di Capello, raggiunta nel finale del derby con la Lazio, si trova sotto di due gol a Torino dopo 6'. Campionato totalmente riaperto. Fino a quando il nostro eroe non prende il posto di un anonimo Totti. Incredibile. Nakata accorcia le distanze al 79' e nel recupero con un tiro velenoso provoca il pari di Montella. Apoteosi. Questa la più famosa. Quella forse sottovalutata, arriva la settimana dopo, quando regala ancora a Montella l'assist per piegare di misura l'Atalanta dopo un'ora di gioco. Quanto basta per diventare leggenda. Il suo lavoro poteva considerarsi finito con la conquista del campionato, visto che quell'estate saluterà per andare al Parma, con il quale vincerà la Coppa Italia l'anno successivo.
RITIRO ANTICIPATO - Trequartista classico, considerato uno dei calciatori giapponesi più forti di sempre, Nakata è stato unico anche fuori dal campo. Lascerà infatti il calcio a soli 29 anni per scelta, giocando la sua ultima gara con il Giappone ai Mondiali 2006, travolto dal Brasile all'epoca strafavorito. C'è di peggio. Diventato calciatore grazie al mito di Capitan Tsubasa (per noi Holly e Benji, ndr), dopo il ritiro ha girato il mondo, ha conosciuto il saké, bevanda alcolica giapponese, passione nata anche grazie alle numerose visite alle cantine vinicole italiane. Con il tempo è diventato uno stimato imprenditore, avvicinandosi anche alla moda. Ha anche un sito personale, dove fa conoscere la cultura del Giappone sotto ogni aspetto. Tema che tratta anche sulla propria pagina Instagram. Insomma, è l'opposto del calciatore moderno. E il calcio? Fa pare del passato: "Ho sempre giocato per passione. Non sono un fan del calcio, mi piace giocare a calcio. Ecco perché mi sono ritirato: avevo perso la passione". Ma una cosa non la dimenticherà mai: "Ogni volta che torno a Roma, tutti i tifosi vengono ancora da me e mi ringraziano". Impossibile non farlo.
Le probabili formazioni di Juventus-Roma, sabato 20 dicembre ore 20:45 (16ª giornata Serie A)
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, Hermoso; Wesley, Cristante, Koné, Rensch; Soulé, Pellegrini; Ferguson.
A disp.: Gollini, Vasquez, Ziolkowski, Angelino, Bah, Ghilardi, Pisilli, El Shaarawy, Bailey, Baldanzi, Dybala.
All. Gian Piero Gasperini
Ballottaggi: Dybala-Ferguson-Baldanzi, Tsimikas/Rensch.
In dubbio: -
Diffidati: Hermoso, Mancini, Wesly.
Squalificati: -
Indisponibili: Dovbyk (lesione del tendine del retto femorale sinistro), El Aynaoui (Coppa d'Africa) Ndicka (Coppa d'Africa).