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Mourinho, De Rossi e Juric: quando l'Inter è il banco di prova per capire che Roma è

di Luca d'Alessandro
Fonte: Il podcast di Luca d'Alessandro

Il fantasma di De Rossi continua ad aleggiare sulla Roma di Juric. Il tecnico dal canto suo è più che fiducioso che si tratti di una situazione transitoria che cesserà col passare delle giornate, grazie ai punti che conquisterà con la sua squadra. Domenica però all'Olimpico arriva l'Inter campione d'Italia e i nerazzurri, soprattutto nell'ultima stagione, sono stati una specie di prova del nove, non tanto per una questioni di punti da conquistare visto che sono stati 0, ma come indicatore del presente con finestra sul futuro. 

La gara di andata, terminata con il gol di Thuram, è stata l'emblema della Roma di fine ciclo di Mourinho. Una squadra mandata in campo per tentare di strappare lo 0-0, perché più di così, nella testa dello Special One, non si poteva fare. In campo, dopo la traversa di Calhanoglu, con un colpo di testa di Cristante, i giallorossi hanno rischiato il colpaccio, ma poi, un atteggiamento fin troppo remissivo ha portato alla vittoria dell'Inter. 

La gara di ritorno ha avuto lo stesso risultato, ma uno svolgimento del tutto diverso. Fu, come lo sarà per Juric, il primo vero banco di prova della nuova Roma derossiana. Dopo un gol discutibile (fuorigioco attivo di Thuram non considerato tale dall'arbitro al VAR) di Acerbi, la Roma reagì con Mancini e si portò in vantaggio con El Shaarawy, chiudendo un ottimo primo tempo in vantaggio. Nel secondo, poi l'Inter, sfruttò al meglio le debolezze giallorosse, soprattutto con i cross dalle fasce e vinse il match. Quella partita, tuttavia segnò una sorta di punto di svolta, con una Roma che finalmente aveva un allenatore che la faceva giocare a viso aperto anche contro le big. 

Il caso ha voluto che proprio l'Inter sarà il primo big-match di Juric da allenatore della Roma. Una partita che arriva in piena contestazione da parte dell'ambiente, dopo una sosta per le nazionali e con alcuni giocatori chiave che chi per una ragione fisica (Dybala) chi per una ragione tecnico/emotiva (Pellegrini) sono lontani dalla forma migliore. Dopo appena 4 partite non può essere considerata una gara da dentro o fuori, anche se i colpi di scena nella Capitale non mancano mai. Di sicuro c'è che Juric ha la grande occasione per acquisire quel credito da parte della piazza di cui la Roma tutta ha bisogno per portare avanti la stagione. La storia recente insegna che non servirà per forza vincere, perché per De Rossi non fu così (o forse non lo fu solo perché era De Rossi?). Di certo dal match contro l'Inter si saprà meglio di che pasta è fatta questa Roma. 


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