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Quattro gol per riprendere un po' di fiducia

di Gabriele Chiocchio
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio

Per più di qualcuno, Roma-Sampdoria di Coppa Italia era quasi una partita da non considerare neanche nel calendario: in questo momento ci sono cose più importanti degli ottavi di finale di un torneo che dal turno successivo vedrà la solita serie (eventuale) di big match che i giallorossi non vincono con continuità da una vita, partita da vivere anche col rischio di perdere per motivi fisici qualche calciatore in un periodo in cui ogni goccia di energia è fondamentale. Per qualcun altro, c’era anche il rischio di un’altra figuraccia di coppa contro una delle poche squadre italiane che vive un momento di difficoltà più grosso di quello della Roma, uno spettro da allontanare per non ridurre ulteriormente le forze nervose di questa squadra.

Niente di tutto questo è accaduto e la Roma si è sbarazzata con fin troppa facilità del suo avversario, in una gara che difficilmente può essere presa come benchmark tecnico per valutare lo stato di forma di collettivo e singoli, ma che alla fine tornerà utile per pulire la mente da quel maledetto gol di Gabrielloni e arrivare alla partita col Parma con un minimo di fiducia in più, in un continuo e pericolosissimo su e giù di umori che non fa altro che generare dubbi e preoccupazioni che fanno ulteriormente male a una squadra ancora malata (a scanso di ogni dubbio) e che deve “godersi” gli effetti positivi di ogni momento favorevole di questo spezzone (si spera) di stagione che di tranquillità ne lascia davvero poca.

Effetti positivi che possono estendersi anche ad alcuni singoli, come Dovbyk, che conferma di essere un finalizzatore quasi puro e non una boa da servire con i lanci lunghi dei difensori, Paredes, che si è finalmente ristabilito e la cui assenza ha pesato più di quanto sia apparso domenica scorsa, e Baldanzi, che non scendeva in campo dai brutti 45 minuti di Napoli e che ha ritrovato il gol, così come Shomurodov. Questo e poco di più lascia in eredità un mercoledì di cui si poteva fare a meno, ma da cui magari si può trarre qualcosa in più: mai come ora, non si butta via nulla.


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