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Ranieri: "Dovbyk non si sta allenando bene per colpa di guai fisici. Como il punto negativo da quando sono arrivato. Dybala? Punto sempre su di lui"

di Marco Campanella

Al termine di Roma-Sampdoria, ha parlato Claudio Ranieri a Sport Mediaset. 

Sul passaggio del turno
"Sicuramente questo non è un buon periodo, sennò non mi avrebbero chiamato. Dovevamo rispondere al passo falso fatto contro il Como e hanno fatto una grande prestazione, di determinazione e voglia di vincere. Non dico che non hanno qualità, ma con solo quella non fai più grandi cose. Ho detto ai ragazzi che avevano corso più col Como che con le altre squadra non giocando però da squadra".

Su Dovbyk?
"Il ragazzo non si sta allenando come dovrebbe per colpa di guai fisici. Gli allenatori ti aiutano ad allenarti meglio e a darti autostima".

Secondo lei, è opportuno smettere di parlare dle prossimo allenatore?
"I media devono creare atmosfera e interesse, quindi se ne parla di più. L'altra volta ci scherzavo sopra sul nuovo allenatore come se io non fossi buono. Pensiamo a far bene quest'anno e poi vediamo chi possiamo portare a Roma perché Roma non è una piazza per tutti".

Cosa fa il terzo allenatore per sistemare le cose?
"Quello che ho sempre fatto, ovvero allenare e pensare a lavorare. Solo col lavoro si sistemano le problematiche. Alleno giocatori seri e dobbiamo insistere su questo tasto. Ci sta che ogni tanto le squadre partano male, ma come dico sempre i cavalli si vedono all'arrivo".

Cosa c'è di positivo e cosa c'è di negativo?
"La positività su come si sono approcciati con me, io credo molto nel feeling che si crea tra allenatore e giocatore. Da quando sono entrato la squadra ha dato una sua immagine di voglia e di voler fare risultato. Con il Como sono rimasto sorpreso e voglio sperare che fosse solo un incidente di percorso. Ora abbiamo il Parma che sono bravi e dobbiamo rimanere concentrati".

Punta su Dybala?
"Io punto sempre su Dybala".

Ranieri in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico, Gabriele Chiocchio)

Cosa ha percepito dello stato di forma di Dovbyk? È pronto per tornare al centro del progetto Roma? Pellegrini è diventato una riserva?
“Prima di tutto, rispondo su Dovbyk: sono contento che abbia fatto due gol, così si carica, è felice, aumenta la sua autostima e, piano piano, aumenterà anche il minutaggio. Si sta allenando bene, ora è tornato a pieno regime. Ovviamente, giocando ogni tre giorni, gli allenamenti sono limitati, ma sono comunque buoni. Per quanto riguarda Pellegrini, no, non è una riserva. È un giocatore importante per la Roma e lo schiero in campo quando lo ritengo opportuno”.

La Roma sembrava portata a ruotare verso il 4-2-3-1.
“Abbiamo iniziato a 3. Quando loro si sono messi a specchio, abbiamo cambiato di nuovo, passando al 4-2-3-1 o 4-4-1-1. Alla fine, i numeri sono relativi, l’importante è che i giocatori abbiano assimilato bene entrambi i sistemi”.

La Roma può schierarsi con Saelemaekers quinto anche contro altri avversari? Dybala cos’è dal punto di vista tecnico per la Roma?
“I giocatori importanti, quando stanno bene, fanno la differenza. Per questo ho detto all’inizio che la Roma con Dybala è una cosa, mentre senza di lui è un’altra. Io ho sempre apprezzato i giocatori di qualità, ma li faccio giocare solo quando li vedo in condizione. Dybala, per esempio, non riesce ancora a giocare tre partite consecutive, quindi devo gestirlo. Prima della partita gli ho detto che speravo di non doverlo fare entrare, così avrebbe potuto riposarsi e allenarsi bene il giorno successivo. Per quanto riguarda Saelemaekers, beh, è stato preso anche per giocare un po’ come quinto, no? Perché no? L’ho provato per la prima volta in quel ruolo, sì, è stata la prima volta. L’ho utilizzato lì per circa mezz’ora, venticinque minuti, poi l’ho messo esterno alto a destra”.

Paredes è stato il tassello mancante a Como? Baldanzi rientra nelle rotazioni?
“Non è stata solo l’assenza di Paredes a fare la differenza. Sapete che, da quando sono arrivato, ho puntato molto su Paredes, proprio perché per me rappresenta uno dei due pilastri centrali attorno a cui ruota tutto il sistema di gioco. Non avendolo a disposizione, non voglio accampare scuse, perché siamo mancati sotto un altro aspetto, non solo quello tattico. Siamo mancati sotto il profilo motivazionale, e questo mi ha molto deluso, devo essere sincero. Da quando sono arrivato, i ragazzi non hanno mai mollato, indipendentemente da vittorie o sconfitte. Ma non mi aspettavo quel secondo tempo. Oggi ho chiesto alla squadra chi siamo e cosa vogliamo fare. La risposta è stata positiva, al di là del risultato. Ho visto una squadra che aveva voglia di vincere, voglia di cancellare quella opacità lasciata a Como. Si sono mossi bene. Baldanzi? Forse ho dato poca considerazione a qualche giocatore, anche per come si sta allenando. Devo dire che si sta allenando davvero bene. Gli ho fatto i complimenti, e sicuramente farà parte delle rotazioni”.

Che cosa ha pensato sul gol della Sampdoria?
“Mi sono incavolato, non volevo prendere gol. Mi secca, quando prendo gol impazzisco. Lo andrò a vedere bene. La palla è rimbalzata male e ha scavalcato il piede del mio giocatore. Mi ha seccato tremendamente”.


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