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Roma-Genoa 3-1 - Scacco Matto - Il secondo gol è il manifesto del calcio di Gasp. La giusta cattiveria nel primo tempo, la gestione della ripresa

di Alessandro Carducci

La Roma batte agevolmente il Genoa allo stadio Olimpico con il risultato di 3-1.

LE FORMAZIONI - Gasperini, all'ultimo, deve fare a meno di Baldanzi, out per febbre, e ributta nella mischia Ferguson, con Soulé e Dybala sulla trequarti. Nessuna sorpresa per il resto della formazione, con Celik e Wesley sulle fasce, Cristante e Koné in mezzo e il nuovo trio difensivo formato da Mancini, Ziolkowski ed Hermoso.
De Rossi risponde con Vitinha ed Ekuban a comporre la coppia d'attacco. Frendrup fa il mediano del centrocampo a 5, supportato da Malinovskyi ed Ellertsson con Norton-Cuffy e Martin sugli esterni.

PRIMI MINUTI - Il Genoa scende in campo bene e prova a sorprendere la Roma con un pressing molto alto. I giallorossi, però, prendono rapidamente le misure ed escono lateralmente con Dybala e Wesley che si trovano a meraviglia, a sinistra, mentre a destro funziona la catena Soulé-Celik, con l'ausilio di Mancini, decisivo in occasione del secondo gol.

IL GENOA SI SGRETOLA SUBITO - Il vantaggio dopo appena 14 minuti, causato inoltre da un errore dei liguri, non favorisce il Genoa che, poco dopo, vanno sotto addirittura di due reti. Il gol di Koné è un paradigma perfetto del gioco di Gasperini: l'azione nasce da un anticipo di Hermoso, che ha divorato Vitinha, poi la palla passa da sinistra (con Dybala) a destra, con l'inserimento addirittura di Mancini, il cui cross propizia la rete di Koné. Tutto perfetto.
La partita, a questo punto, finisce perché la Roma la controlla con serenità e semplicità. Il terzo gol arriva alla mezz'ora, con i capitolini che schiacciano il Genoa e un altro errore dei rossoblu, questa volta con Malinovskyi che regala una palla velenosa a Soulé. La Roma è più affamata, determinata e arriva prima sulle seconde palle. I duelli sono tutti a favore dei giallorossi e il risultato è, quindi, scontato.

SECONDO TEMPO - La ripresa è solo una formalità: la Roma è brava a gestire il risultato, sebbene Gasperini preferisse cercare di segnare un altro gol. I capitolini non infieriscono e controllano la gara rallentando il ritmo, ma rischiando pochissimo, fino al gol genoano degli ultimi minuti che non mette minimamente in discussione il risultato.


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