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Roma-Parma 5-0 - Scacco Matto - Dominio sulle fasce, i giallorossi schiantano gli ospiti, le mosse di Ranieri

di Alessandro Carducci

La Roma schianta il Parma per 5-0 grazie alla doppietta di Dybala, al gol di Saelemaekers, al rigore di Paredes e alla rete finale di Dovbyk.

CAMBI DI GIOCO E RIAGGRESSIONE - La Roma schiera il consueto 3-4-2-1 contro il 4-2-3-1 del Parma. I giallorossi, nonostante un iniziale tentativo degli ospiti di alzare la pressione, prendono presto il controllo del gioco. La squadra di Ranieri, come di consueto, cerca spesso il cambio di gioco, con Angelino e Saelemaekers sempre pronti a farsi trovare smarcati. Inoltre, una volta persa palla, la Roma cerca subito di riconquistarla, non facendo ragionare i gialloblu.

DYBALA - L'argentino non ha un ruolo ben definito. Parte astrattamente dal centro destra ma poi sa lui dove posizionarsi per moltiplicare le connessioni in campo. Gioca certamente più centrale rispetto a El Shaarawy, più defilato sulla fascia, in modo da connettersi a Dovbyk, agli esterni e ai centrocampisti, oltre a venire incontro per agevolare l'uscita del pallone. Proprio una connessione tra Saelemaekers, Dybala e Dovbyk porta al rigore del primo gol giallorosso, con il Parma però troppo morbido in marcatura.

LE SOVRAPPOSIZIONI DI MANCINI - La seconda occasione giallorossa arriva grazie alla sovrapposizione di Mancini. Con lui, la Roma sovraccarica la fascia destra e il Parma non riesce a marcarlo. Poi l'azione simil rugbistica con palla dietro per Dybala che, a sua volta, fa scorrere dietro per Koné, il cui tiro viene parato dal portiere.

IL PARMA - Gli emiliani non riescono a far circolare il pallone, sono lunghi e tramortiti dopo l'uno-due giallorosso. Hernani, il cervello degli emiliani, è azzannato costantemente da Koné e le palle alte sono facilmente preda della difesa capitolina.

LA MOSSA DI PECCHIA - A metà primo tempo, il tecnico dei ducali passa al 4-3-3 abbassando Haj nel ruolo di mezzala destra, con l'obiettivo di rimpolpare il centrocampo, dove Paredes e Koné fanno il bello e il cattivo tempo.
Il Parma, però, è troppo lungo in campo e la Roma penetra facilmente tra le linee avversarie. Nella ripresa, la situazione si accentuale, gli ospiti tentano il tutto per tutto e scoprono le fasce, con Angelino e, soprattutto, Saelemaekers padroni inconstratati. 


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