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Una Roma ridotta all’osso ha l’obbligo di chiudere il 2025 al quarto posto

di Marco Campanella
Fonte: Il podcast di Marco Campanella

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Bello il ritorno di Daniele De Rossi allo Stadio Olimpico, per la prima volta da avversario. Belle le emozioni, i ricordi e gli applausi che accompagneranno l’ingresso in campo dell’ex capitano. Ma Roma-Genoa non può e non deve essere letta solo come una serata dai sentimenti forti. Per la squadra di Gian Piero Gasperini si tratta di una tappa cruciale nel cammino verso la qualificazione alla prossima Champions League.
La sconfitta contro la Juventus ha infatti complicato i piani dei giallorossi. I bianconeri ne hanno approfittato per rifarsi sotto e, pochi giorni fa, hanno scavalcato in classifica la Roma, ora scivolata al quinto posto. Un passo falso che impone una reazione immediata: battere il Genoa è l’unico modo per chiudere il 2025 al quarto posto, certificando un girone d’andata che resta comunque al di sopra delle aspettative iniziali.

Se l’obbligo di vincere è chiaro, il contesto in cui Gasperini deve preparare la partita è tutt’altro che semplice. Basta scorrere la lista dei convocati per rendersi conto di come la rosa sia ridotta all’osso. Alle assenze già note di El Aynaoui e Ndicka, impegnati in Coppa d’Africa, si è aggiunta quella di Baldanzi, fermato dalla febbre. Stesso problema anche per Ziolkowski, che però, seppur non al meglio, è riuscito a strappare la convocazione.
Il centrocampo è il reparto più in emergenza: oltre ai titolari Koné e Cristante, le alternative si riducono a Pisilli e al giovane Romano. Quest’ultimo non sarà l’unico volto della Primavera a salire in prima squadra: tra i convocati figura anche Mirra, chiamato a rinforzare il parco difensivo già in difficoltà, con Hermoso non al meglio a causa della pubalgia. A sorpresa, infine, è tornato tra i convocati anche Dovbyk, nonostante Gasperini lo avesse dato per assente alla vigilia: la sensazione è che l’ucraino possa andare al massimo in panchina, poiché non ha ancora smaltito del tutto l’infortunio muscolare che lo tiene ai box dal 9 novembre.

Insomma, una Roma acciaccata ma con un obbligo preciso: vincere. Serviranno davvero gli “Highlander”, come ha definito i propri giocatori lo stesso Gasperini nelle scorse settimane, per andare oltre ogni difficoltà e chiudere l’anno nel modo migliore possibile.


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