Union SG-Roma 1-1 - Scacco Matto - La catena destra e i disastri in contropiede
SQUADRA PIATTA - I belgi schierano un prudente 4-4-2, cercando di coprire le linee di passaggio e facendo leva sulle evidenti difficoltà della Roma. Una Roma piatta, senza anima, con il portatore palla che fatica a trovare un compagno libero per il poco movimento senza palla dei calciatori. Spesso, quindi, si ricorre al lancio per Shomurodov, il modo peggiore per servirlo.
Con il passare dei minuti, nel primo tempo, migliora un pochino l'intesa e la fluidità della catena di destra, dove la voglia di fare di Baldanzi e Celik (e anche l'intraprendenza di Mancini) sopperisce alla mediocrità generale. Abbiamo visto un guizzo al 12', in occasione della prima occasione giallorossa, il tiro di Baldanzi, arrivato grazie a un recupero alto in riaggressione da parte di El Shaarawy.
CONTROPIEDI - Il problema è sempre lo stesso e anche De Rossi stava provando a trovare una soluzione: questa squadra subisce troppo in contropiede, porta molti giocatori nella metà campo offensiva senza rendersi realmente pericolosa ma esponendosi, fatalmente, ai contropiedi avversari. Ieri, in più occasioni, Le Fée è stato messo in mezzo da più avversari, arrivando fuori tempo nelle marcature, con Koné che non riusciva a coprire tutto il campo da solo. Il problema non è Le Fée, ovviamente, perché la stessa cosa si ripete anche con altri interpreti.
CREDERCI - Una squadra che sembra non credere in ciò che sta facendo, che gioca facendo il compitino e sapendo che, tanto, le cose quest'anno vanno così. Il segnale peggiore e più inquietante di tutti.
RIPRESA - Nel secondo tempo, una delle cose più belle la fanno El Shaarawy e, soprattutto, Pellegrini, con una bella combinazione terminata con un colpo di testa fiacchissimo di Shomurodov. Per il resto, il piano gara non cambia con i cambi: Juric aggiunge peso e qualità in avanti con Dovbyk, la freschezza di Zalewski al posto di El Shaarawy, Pisilli al posto di uno spento Le Fée e Soulé per Baldanzi, forse il migliore in campo per la Roma. Non c'è un sussulto, un cambio di marcia, nulla, e come è arrivato casualmente il gol, così è arrivato casualmente il pareggio belga.