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Affare Dybala, i retroscena e il whatsapp a Mourinho

di Redazione Vocegiallorossa

La Gazzetta dello Sport svela alcuni retroscena in merito all'affare Paulo Dybala. Innanzitutto, il giocatore aveva già confidato a Francesco Totti che, se fosse venuto a Roma, non avrebbe preso la maglia numero dieci: "Se dovesse succedere prenderei la 21, perché la tua 10 devo meritarmela sul campo". I due si erano incontrati a Milano, a San Siro, in occasione di una gara benefica organizzata da Samuel Eto'o lo scorso maggio.

LE ORE DECISIVE - José Mourinho ha chiamato diverse volte Paulo Dybala negli ultimi giorni mentre Tiago Pinto, domenica scorsa, ha incontrato direttamente il calciatore a Torino, per poi cenare con i suoi agenti, Jorge Antun e Carlos Novel, quest'ultimo uomo delle sponsorizzazioni dell'attaccante argentino. Decisiva è stata la call tra i Friedkin e Dybala stesso, servita a far capire al calciatore l'importanza che ha per il club.
Dybala ha sciolto le riserve alle due di notte, quando ha scritto su whatsapp a Mourinho un semplice messaggio: "Arrivo". Il giocatore ha così detto agli agenti di voler chiudere con la Roma e di bloccare le altre trattative, con l'Inter che, tramite Beppe Marotta, aveva chiesto all'argentino qualche altro giorno di pazienza.
Nello spogliatoio giallorosso, il primo a dare il benvenuto è stato capitan Lorenzo Pellegrini ma anche Francesco Totti si è fatto sentire con il giocatore. Tanti messaggi anche da parte degli ex compagni di squadra juventini, in particolare da parte di Alvaro Morata.


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