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Anversa, Nainggolan: "Un rimpianto aver fatto il record di punti con la Roma e non aver vinto nulla"

di Marco Rossi Mercanti

Radja Nainggolan, ex centrocampista della Roma oggi all'Anversa, è stato intervistato da La Repubblica. Queste uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Questione di leadership: è ciò che manca alla sua Roma, oggi?
«Zaniolo è un grandissimo giocatore, ma quando la squadra non gioca bene contro le grandi, e negli ultimi anni di queste partite ne ha vinte poche, anche lui non fa la differenza. Noi di giocatori di personalità ne avevamo un’infinità: Dzeko, Totti, De Rossi, Strootman, Salah, Alisson. Il rimpianto è aver fatto il record di punti e non aver vinto nulla».

Mourinho a Roma è l’uomo giusto?
«Penso sia una grande persona, i suoi giocatori mi dicevano che sa conquistarti solo col parlare. E dice le cose dirette. A volte ha uscite che possono far male ai giocatori: alcuni li puoi massacrare se dici che non sono all’altezza. Con altri, come me, funziona».

Ora può dircelo: tra Spalletti e Totti chi aveva ragione?
«Sono neutrale. Totti non ha mai chiesto di giocare titolare, si sentiva preso in giro perché era il suo ultimo anno e giocava 5 minuti sul 2-0. Mi sentirei preso per il culo anche io. Ma non hanno mai litigato, o chissà cosa. Totti mi diceva che con lui aveva un rapporto splendido, si sentivano. Poi è finita, sì, ma il tecnico deve fare le sue scelte».

Chi è il calciatore più forte con cui abbia giocato?
«Ho giocato con gente come Lukaku, Hazard, De Bruyne. Ma il massimo è stato giocare con due icone come Totti e De Rossi».


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